Sembra una commedia ma è anche un film drammatico.
Sembra tamarro ma è anche profondo.
Sembra brillante ed originale ma in parte è pure telefonato.
Sta di fatto che è molto divertente.
Ambientato nel mondo negli stuntmen, narra la vicenda di un uomo introverso e puntiglioso che, in seguito ad una botta in testa, diventa una star nel giro dei cascatori, perdendo qualsiasi freno inibitorio, vivendo una vita adrenalinica alla “il pericolo è il mio mestiere”, diventando un seduttore seriale di donne, un tronfio pallone aerostatico pieno di ego ed autorefenzialità, incapace di empatia e di umiltà.
Le donne lo adorano, le produzioni cinematografiche lo corteggiano, il suo fare accattivante e spavaldo è acciecante.
Al contempo, però, le relazioni interpersonali vanno a rotoli, familiari ed amici faticano a sopportarlo, la sua sboronaggine lo precede sbrodolando in tutte le direzioni e facendo danni, ferendo sensibilità, stravolgendo equilibri.
Una dottoranda in medicina lo segue proponendogli una cura sperimentale per la sua sindrome, ma inevitabilmente e fatalmente se ne innamora, mettendo in discussione così tutte le certezze che erano i cardini della propria esperienza professionale.
Una pellicola che @StuntmanMike dovrebbe assolutamente vedere, con tante trovate interessanti inerenti al mondo dei cascatori ed al loro rapporto con l’ecosistema delle produzioni televisive e cinematografiche.