Volevo porre un quesito ai più esperti del forum, su di una cosa che mi ha sempre incuriosito. Perché spesso, anche e soprattutto nello stesso paese, escono negli anni diverse edizioni dello stesso film, quando poi (altro argomento che forse meriterebbe un thread) ci sono tanti altri titoli invece dimenticati, fuori catalogo e mai più ristampati? É una cosa che sinceramente non ho mai capito del tutto, infatti ho notato che nel campo musicale il fenomeno è quasi inesistente, l’album quello è e quello rimane, rimasterizzazioni per anniversari di sorta a parte. Premesso che, ahimè, io sono un appassionato poco esperto per quanto riguarda i canoni di qualità audio e video, non pensate che questo modo di fare vada a discapito però anche di questo aspetto? Piuttosto che ristampare un DVD 10 volte non sarebbe meglio fare uscire meno edizioni ma meglio confezionate, qualitativamente parlando? Sarei felice se qualcuno che ci sta dentro più di me riuscisse a darmi qualche delucidazione in più a riguardo, grazie 
Il paragone con gli album lascia il tempo che trova: è un prodotto che nasce per i supporti domestici e la proprietà dei master, nella stragrande maggioranza dei casi, è delle stesse case discografiche che li commercializzano. Quindi i diritti passano di mano solo in caso di operazioni finanziarie di grossa portata (acquisizioni di cataloghi se non intere etichette.)
Nel caso dell’home video la questione è diversa: i diritti di sfruttamento hanno spesso una durata limitata nel tempo, perché non tutti i distributori hanno una propria divisione home video.
Ci sono poi altri fattori che intervengono nel caso dei film più vecchi: reperibilità e stato di conservazione dei materiali, situazioni legali ingarbugliate sui diritti… Oltre che una sacrosanta valutazione dell’appeal che certi titoli possono avere sul mercato, soprattutto in tempi in cui il grosso del pubblico si rivolge ai servizi on demand.
Da semplice fruitore, qualche addetto ai lavori saprà sicuramente essere più esaustivo e preciso di me.