Nell’aprile del 2015 in un post di johnnyb Django e Suspiria diventeranno serial TV veniva annunciato l’acquisto dei diritti da parte dell’Atlantique del mitico personaggio creato da Sergio Corbucci nel 1966.
Al festival del cinema di Roma di ottobre è stato annunciata la realizzazione di quel progetto da parte di SKY; nessuno ha commentato in questi due mesi, forse per pietà.
Ho visto le interviste di alcuni protagonisti del progetto, mi sono guardato il trailer
e soprattutto ho preso tante medicine per metabolizzare l’idea di una serie che, ad una prima sommaria impressione, sembra essere sviluppata da chi, di spaghetti-western, non sa nulla.
La mitragliatrice di Django si starà rivoltando nella tomba.
L’unica sopravvissuta al massacro della famiglia del Signor Django è la figlia, la ritroverà anni dopo, nella malfamata città di New Babylon…
In attesa che esca una serie tv sul sottoscritto, ecco la serie TV di Django, che col film di Corbucci pare avere in comune solo il nome, non promette niente di buono. Nomi italiani solo dietro la macchina da presa, il cast è internazionale.
Django è quello del 1966 già da quella volta, uno dei nomi/filoni più inutilmente imitati della storia del cinema, mancava giusto la serie TV, sarò disfattista (o realista?) ma stavo bene lo stesso.
@SWAT Non sei disfattista bensì realista. Django era ed è uno solo, queste operazioni arrecano solo “danno” al capostipite. Non ci sono più idee, ormai…
Il posto è in effetti bellissimo, ma col Texas (e la Spagna) c’entra zero. Ma il problema è un protagonista carciofo e l’inserimento dell’attore negro perché adesso ce lo devi infilare per forza. Voglio dire se vuoi fare una cosa del genere allora non usi quel nome. Ti inventi un personaggio nuovo, una storia nuova e finisce lì. Non è che il film di Corbucci sia del tutto riuscito: la Nusciak con la sua bella capigliatura anni sessanta è semplicemente ridicola oltre che inutile, ma ha un protagonista che riempie lo schermo. Tra l’altro buona parte del cast è tedesco, chissà perché.