Dobermann


Visto ieri nella mia VHS Medusa.
La parte iniziale mi ha un attimino lasciato spiazzato, stavo quasi per maledire la scelta ma devo dire che dopo la prima mezzora un pò di stasi e l’entrata in scena del commissario Christini (Tchéky Karyo) il film cambia radicalmente e diventa fottutamente divertente, godibile, violento e teso. Molto bene Cassel e tutta la sua banda di fetenti squinternati fatti pazzi dal primo all’ultimo. La gnocca Bellucci è muta (E intendiamoci, va benissimo così). Karyo altro pazzo che diverte parecchio. Bel lavoro di Jan Kounen

codesto film è nella mia top ten dei più brutti di sempre, trovargli qualcosa di positivo è veramente una M-I.

Teso, bizzarro e divertentissimo.

Un film che ben irrora le parti basse e va via veloce. Talmente veloce che si becca tutti gli autovelox possibili.

Per non dire di quanto è fica la sequenza della disco. Il dj che continua a scammellar la zucca, tutto intento a ciucciarsi i suoi bit, la gragnucola di piombo, la parete di casse che pompano peggio delle automatiche. Cultissimo!

Il titolo ne è la quintessenza. Il dobermann: cane veloce, cattivo e dal cervello grosso come una piccola noce.

I francesi son sempre sul podio quando c’è da maneggiare film d’azione svelti & bastardi.

Pulp, molto pulp, pure troppo.
Film che sguazza nella moda del periodo, questo Kounen sembra seguire alla lettera i dettami di Thomas Prostata/ Bebo Storti (“sangue e merda”) con un’ostentazione che infastidice. E’ tutto volutamente e gratuitamente sopra le righe, non si capisce se per la solita spacconeria franzosa di voler dimostrare al mondo intiero quanto si è tosti o per un neanche tanto nascosto disprezzo per questi film di genere. Peccato, perchè Cassel ha la faccia giusta per il personaggio, il Christini di Karyo lascia il segno, come scrive Bmw, è il vero volano della pellicola e la Bellucci è sexy come non mai.