Door III (Kiyoshi Kurosawa, 1996)

La bella Miyako è un agente assicurativo in cerca di clienti. Un giorno si imbatte nel misterioso e seducente Mitsuru e visita la sua azienda. Il suo staff, tutto femminile, sembra in preda ad una specia di ipnosi e completamente soggiogato al tenebroso CEO. Anche lei si ritrova ammaliata dai modi melliflui dell’uomo ed in più si accorge di essere pedinata da una spaventosa donna vestita di rosso…

in genere non si parla di questo lavoro quando si pensa al revival J-horror di metà anni 90 ma un anno prima di Cure , Kurosawa gira questo che è un vero e proprio banco di prova per tutto il suo cinema horror metafisico (scene di questo film vengono riprese nei suoi Cure, Kairo, Sakebi ma anche in Seance, Creepy…) mettendoci dentro molto di Shivers
scontato dire che chi ha amato i titoli in questione troverà affascinante questo film

è fra l’altro il terzo di una serie di pellicole legate tematicamente che hanno in comune il topos delle porte come fonte di mistero/minaccia

gli altri sono Door (1988) e Door II di Banmei Takahashi
il primo è un home invasion straniante con una forte impennata di gore nel finale, mentre il secondo (che è migliore) è più un erotico sperimentale con momenti S/M

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