Downsizing - Vivere alla grande (Alexander Payne, 2017)

Ambientato in un futuro non molto lontano con l’umanità prossima al sovrappopolamento, un’azienda farmaceutica norvegese, pone come soluzione al problema l’ipotesi della miniaturizzazione dell’essere umano, confinandolo in microcomunità con tutti i vantaggi che ne conseguono, vita agiata, costo proporzionale di materie prime e impatto ambientale zero.

Parte come un buon film di fantascienza, ottimi effetti speciali situazioni divertenti, soprattutto nella prima parte, il secondo tempo si perde, come se a un certo punto avessero finito le idee, si deraglia completamente, poi saranno gusti ma per me è stato così, il tutto rovinato ulteriormente da un doppiaggio italiano a dir poco imbarazzante, soprattutto quando si parla di accenti stranieri, lo stesso dicasi per il “sottotitolo” italiano: “vivere alla grande”, sempre partendo dal presupposto che per l’italiano medio il termine “downsizing” è troppo complesso.
Merita una visione, magari solo del primo tempo.

1 Mi Piace