Dubbi esistenziali (il pene nel cinema)

non so come la vedete voi, ma tutta questa foia dell’enumerare i cine-ciccioli non mi sembra un buon segno…

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Pleasure.

Vi sazierà.

Aggiungo Paz, Cagliostro, e Luna di Sangue

James Gunn, che è un simpatico monello, in “The suicide squad” (a proposito , altro film miracolosamente passato “per tutti”…) in una scena di sparatoria ha messo un paio di uccelli al vento e in vista. Così, gratuitamente. Davvero, i peni in questione non c’entravano… un cazzo! Ma il bello, in fondo, è proprio questo… :sunglasses::clinking_glasses::ok_hand:

Interrompo questa comunque interessantissima carrellata di peni (o cine-ciccioli come li ha argutamente definiti Schramm) per vestire i panni dell’accademico e cimentarmi in una digressione/riflessione agganciandomi alla questione sollevata con manifesta riluttanza da Swat:

Per discettare in maniera adeguata sull’argomento non si può prescindere da un discorso più ampio con cenni alla storia (dell’arte perlomeno), ed eviterò approfondimenti antropologici ed evoluzionistici che pur sarebbero ahimè necessari.

Senza voler negare l’influenza che maschilismo e omofobia avranno esercitato su alcune scelte o, se vogliamo, direzioni, indirizzi, consuetudini che hanno privilegiato la figurazione della fessa rispetto alla ciolla, è indubbio che già nell’arte classica l’organo maschile abbia rappresentato una bella sfida in termini di rappresentazione, giacché la sua natura erettile lo rende troppo esplicito nel rimandare al suo ruolo di attore (in senso etimologico, da agire) sessuale.
Cioè, lo stato di eccitazione del membro maschile è difficilmente occultabile rispetto al corrispettivo femminile; ma anche a riposo, il pene continua a mantenere il suo status di potenziale minacciosità.

La vagina, soprattutto celata dal vello pubico, offre uno spettacolo (nel suo significato etimologico di qualcosa offerto alla vista) più discreto.
Da non sottovalutare anche la conformazione pendula del pene - quando flaccido o barzotto - unita a quella del sacco scrotale, che ne possono rendere la visione fonte di ilarità.

Per chi volesse approfondire consiglio l’ottimo saggio “A short history of the penis”.

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Jerry, come Travolta in “Pulp fiction”. E allora io faccio Jackson, e gli rispondo “È un punto di vista interessante…” :wink::wink::wink::wink::wink::wink:

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Boh già negli anni 90 David Fincher usava l’immagine subliminale del cazzo sul finale di Fight Club… qualche anno fa, William Friedkin ha restaurato Cruising aggiungendo un insert con penetrazione nella scena del primo omicidio. Poi, negli anni 70-80 i cannibalici nostrani mostravano nudi frontali maschili. Io non mi sono mai scandalizzato, se al giorno d’oggi c’è chi è tanto cretino da trovare sconveniente ammirare una statua greca col pisellino in bella mostra forse qualcosa s’è inceppato lungo il cammino del progresso. In verità, oggi più che con i piselli mi pare al cinema ci si scandalizzi per determinate tematiche che un tempo si affrontavano con coraggio e buon senso.

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per fugare ogni crisi e dubbio esistenziali raccomando la visione di dick del 1990 circa (anno più anno meno), zomma perdonerà se non lo iperlinko ma non mi è riuscito di trovarlo su imdb né da alcuna altra parte. si tratta di una carrellata di membri maschili di ogni dimensione forma misura e colore, più o meno sarcasticamente commentati da voci femminili note e non. e con questo il banco chiude.

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Si ma a voler fare bene tutti questi esempi dovrebbero essere suddivisi in due categorie secondo la regola del Mull of Kintyre

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Anche Bergman (!) in PERSONA, esattamente come farà oltre trent’anni dopo Fincher, all’inizio del film mostrò per un micro secondo un pene in erezione.

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Quale film?

immagino che rodar alluda al pene al posto della bruciatura di sigaretta in the fight club

No, parla di Bergman, e rileggendo il tutto capisco che l’aveva detto precisamente. Il film è Persona.

Ma io pensavo che dicesse che l’aveva fatto Bergman in persona, cioè proprio lui, egli stesso! :sweat_smile: :joy: :joy: :joy:

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In pratica Fincher fece una ‘citazione’ di Bergman…

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ecco è quel che intendevo io. parlava di fincher che citava bergman.

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Qui vi spiazzerò: nel film La signora Miniver, 1942, a un certo punto Walter Pidgeon si mette a letto e dal pigiama sbuca, per un secondo, il suo attrezzo di piacere:

Incredibilmente nessuno si accorse della cosa, a quanto sembra.

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Complimenti @Renato , sei proprio un esperto del cazzo!!!111 :scream:

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In realtà la cosa mi è stata segnalata da @Pollanet
:eggplant:

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Apperò quanti piselloni belli duri…nel thread del film gu dice che fu solo VM14.
Probabilmente perchè non ci sono penetrazioni e sono ripresi da lontanto?
Comunque mi sembra una scena bella spintarella oggi, figuriamoci ai tempi.
Sarei curioso di sapere anche come la prese la Fenech.

Si anche perchè, per tornare al discorso generale, quello che è stato sdoganato è il cazzo moscio mi pare, in posizione erettile non è mica così facile metterlo in scena, per i motivi già efficacemente espressi dal buon jerrydrake

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No, perché sono palesemente finti. Protesi di gomma.

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