Due magnum 38 per una città di carogne (Mario Pinzauti, 1975)


Due magnum 38 per una città di carogne (1975) - Mario Pinzauti
Con: Dino Strano, Luigi Pistilli, Gordon Mitchell, Richard Lloyd, Guido Leontini, Gianni Musy, Annamaria Meyer, Erna Schurer
Soggetto: Mario Pinzauti
Sceneggiatura: Mario Pinzauti
Musiche: Bruno Niccolai


Tramesso oggi sul satellite (canale FUEGO TV) questo poliziesco di Pinzauti di difficile reperibilità.

A me non è dispiaciuto, buon ritmo e la storia non è male, certo gli attori sono mediocri e si vede che i soldi erano pochini…
qualcuno di voi lo ha visto?

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io lo registrai da telenorba l’estate scorsa.

Io
Tra i polizieschi minori
e’ uno dei miei preferiti

Magari! Sembrerebbe molto interessante, considerando che c’è Luigi Pistilli poi va visto a tutti i costi. prima o poi ristamperanno anche questo…

Bè se uscisse davvero in dvd in una buona edizione lo prenderei - per ora mi accontento del passaggio tv fresco fresco :smiley:

comunque la colonna sonora è davvero bella, per un film così sembra anche troppo bella…riciclata? :confused:

Alcuni pezzi li puoi sentire
anche in “perche’ quelle strane gocce di sangue sul corpo di jennifer?”

si e aggiungo “un bianco vestito per mariale” e “la coda dello scorpione” ma sicuramente ci saranno anche pezzi di altri film sempre con musiche di Nicolai

comunque è un film che pur nella sua poverta ed ingenuita’ ha un certo fascino

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in onda ora sul sat in un master davvero ottimo (e il mio dvd recorder gode)

Dove? Quale canale?

Sono un grandissimo ammiratore dei “poliziotteschi poveristici” e questo ne è una pietra miliare.

Lo vidi moltissimo tempo fa in una rete privata e non mi dispiaque.

Va bene il risparmio ma un protagonista anzianotto, grassoccio e con un riporto eccezzionale che nonostante tutto fa anche strage di cuori neanche fosse Luc Merenda o Franco Gasparri non l’avevo mai visto e credo non lo vedrò mai.

visto oggi davvero una produzione poverina eh???la 1100 e’ presa dal rottamaio direttamente ;);););):wink:

…un protagonista del genere invece era già presente in molti poveristici", ne cito uno su tutti: Provincia Violenta…

Visto mesi fa su tv locale (hanno avuto il coraggio - o imprudenza? - di mostrarlo in prima serata!): mi è parso una schifezza. Spunto buono, ma regia di rara sciatteria, messa in scena miseranda, attori di contorno imbarazzanti o imbarazzati (povero Luigi Pistilli!), e attore principale fra i peggiori della storia del cinema. Ma il signor Dino Strano come poteva pensare di essere un valido protagonista, in un film? Già come caratterista valeva poco, ma qui è davvero inguardabile. Per fortuna è almeno doppiato - e bene - da Pino Colizzi…

Comunque parliamo di un attore con molti film alle spalle soprattutto western usando il nome di “Dean Stratford” ricordo che nei titoli di testa di questo film c’e’ scritto “Dino Strano” e tra parentesi “(Dean Stratford)”

Mi pare incredibile che gli abbiano fatto girare così tanti film, appunto…
P.S. Curiosità: è ancora vivo?

A suo modo una sorta di noir, sostenuto da un discreto ritmo e dalla convincente colonna sonora

Poi c’è Guido Leontini come “er Piattola”.

“…E levati dalle palle, Piattola”

Di rilevo anche la presenza di Erna Schurer e del solito Mitchell.

Ovviamente consigliato.

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Aggiungo anche L’onorata famiglia - uccidere è cosa nostra, sempre con la stessa identica musica di Nicolai.

Racconta alcune cose su Strano Crea nell’intervista in uscita su Cine 70.

In ogni caso è un poliziottesco poveristico che grazie ai mezzi miserrimi con cui è girato e al physique du rol (spero si scriva così) del suo protagonisti assurge a gemma del so bad so good.

per me e’ solo so bad, al limite dell’inguardabile.
Non credo sia una qualita’ cinematografica il fatto di essere girato con mezzi poveri, cosi’ come non lo e’ aver speso un sacco di soldi per produrre un film.
Per me il film non sta in piedi semplicemente.
Non c’e’ espressivita’ negli attori, ed e’ quella invece che non mancava all’epoca quindi si sono impegnati molto nel cercare il peggio.
Non c’e’ ambientazione, interni irreali e esterni praticamente al parco, si sono impegnati anche in questo, bastava girare in motorino per una citta’ italiana anni 70 per dire qualcosa in piu’.
Storia, storia di genere, ma la piu’ scarna, scheletrica e schematica che conosca in questo genere.
Forse ho visto qualcosa cosi’ solo scavando nel fondo dello spaghetti western.
Ho fatto fatica ad arrivare alla fine.
Non lo consiglerei.