Dune (David Lynch, 1984)

Nella sua “biografia”, se così la si vuol nominare, “In acque profonde”, fa capire che il Dune distribuito non è il suo Dune. Lui voleva il final cut ma Dino se l’è cavata dicendo che (comprensibilmente, come hai fatto notare tu Zardoz) non poteva, altrimenti anche altri registi gli avrebbero chiesto il final cut.

Lynch è molto spirituale e il Dune che abbiamo visto noi non ha la “vibrazione” di Lynch, che poi l’abbia scritto e diretto è un’altra cosa.

Comunque, fancendo un analisi puramente cinematografica concordo con te :slight_smile:

Infatti: capisco pure l’atteggiamento (altre volte sicuramente esecrabile, nella sua “prepotenza” da tycoon accentratore) di De Laurentiis, visto il grosso investimento commerciale. Ad ogni modo, anche senza l’“approvazione” dell’autore, “Dune” ha molte cose lynchane, e un certo gusto horror-morboso (senza mostrare granchè: trattasi pur sempre di un “PG-13”) è assolutamente tipico del regista, siamo insomma lontani mille miglia dal fantastique “per famiglie” de “Il ritorno dello jedi” (film che, peraltro, Lucas aveva proposto proprio a Lynch!).
P.S. Comunque un paio d’anni dopo, diamo a Dino quel che è di Dino, il produttore concederà il final cut per “Velluto blu”, quello sì Lynch 100%…

Arrivato proprio oggi il br UK. Controllandolo per qualche minuto, va detto che in effetti il master è notevole, “stracciando” alquanto pure il dvd Dall’Angelo. Purtroppo, ZERO subs. Vari extra, di cui solo uno rintracciabile nell’edizione br francese (ma NON in quella yankee), “Destination Dune”: un filmato d’epoca con Lynch sul set. Per il momento, mi basta…

Dato che qualche anima pia ha caricato su Youtube quella che chiamano “Alternative Edition Redux fanedit” ho colto l’occasione per visionarlo di nuovo nella sua interezza di ben 180 minuti. Devo dire che - a mio gusto - non mi è dispiaciuto che alcuni dialoghi siano stati tagliati dalla versione conosciuta, poiché tutto sommato poco aggiungevano se non dilungare le chiacchiere e forse -a volte- spiegare anche troppo. La nota (come ci si può aspettare) interessante è che, in questa versione estesa, acquisiscono maggior tempo davanti alla cinepresa molti personaggi (vedi Shadout Mapes, Thufir, Leto Atreides, Gurney Halleck, Dr. Kynes) ed inoltre ci sono almeno un paio di sequenze inedite (che non incorporano i personaggi sopra citati) altrettanto importanti.
A corredo, appaiono per 2-3 volte durante il film, alcune tavolozze disegnate che illustrano certi avvenimenti storici del passato.

Nota personale: mio personaggio “cult” è Alia, la sorella di Paul. Quel suo aggirarsi con quell’aria pestifera e portatrice di sciagure mi ha sempre divertito.

Per chi se lo fosse chiesto in tutti questi anni : si, quel curioso strumento musicale (un ibrido tra il Sitar ed il Chapman Stick) che si porta appresso Gurney Halleck viene finalmente suonato !!

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Lunga la storia di questo film, anche piuttosto controversa:

  1. David Lynch ha sempre detto di aver concepito, ab origine , una versione più lunga ed esplicita del film anche in riferimento al romanzo di Herbert da cui é tratta…
    …tale versione estesa, sia pure con rapporto video 4/3 edito senza l’autorizzazione del regista, si trova nel doppio dvd (versione cinema e versione estesa di 40 minuti più lunga) digipack MTC del 2002 di cui vi invito a vedere almeno il prologo molto esplicativo su tutto ed a mio avviso indispensabile a comprendere lo scenario:
  2. Segnalo, poi, un bluray tedesco (con audio italiano) contenente la versione cinematografica 3d e 2d:
    ![Dune dgp 2 dvd B|366x500]
  3. Da poco edita in Italia, infine per Eagle collana il collezionista a doppio disco combo bluray e dvd, la versione cinematografica :
    Dune Combo Eagle
    :grinning:
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In preparazione della nuova versione, ieri ho visto per la prima volta Dune di Lynch (avevo sempre rimandato…). Il reparto tecnico e artistico sono validi, il film si avvale di un cast incredibile, le creature di Rambaldi (i vermoni) non deludono, costumi e scenografie fanno il loro dovere. Nonostante ciò, la mia impressione è che sia un mezzo disastro, anche se riconosco che abbia un certo fascino. IMHO, la voglia di sperimentare soluzioni originali (rendere udibile il pensiero!) e una sceneggiatura più intuitiva che ben strutturata, sono inadeguati per raccontare un’epica come il romanzo di Frank Herbert.

Invece mi è piaciuta la versione del 2000 prodotta per la tv, diretta da John Harrison. Anche se ha un cast poco carismatico, l’esposizione della storia è molto chiara, grazie anche al lungo tempo a disposizione (tre puntate da un’ora e mezza). E a sostenere il tutto c’è la magnifica fotografia di Vittorio Storaro, vera colonna vertebrale di questa miniserie.

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Aggiorno il topic segnalandolo disponibile su mediasetplay, ottimo master!

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Inoltre… mentre cercavo una foto da allegare alla locupletata preview sui social ho trovato queso filmato dove Paul Smith racconta un aneddoto sulla scena della mucca:

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Super8 di una giovane Sean Young girato durante le riprese del film riemerso nel 2010 sul canale youtube della stessa:

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Vista. L’ho trovata molto interessante, si capiscono molte più cose della vicenda e alcuni personaggi secondari acquisiscono, finalmente, un senso. Trovo che la storia fili meglio, anche considerando il punto di vista di chi non conosce la saga.

Un’altra cosa che non può passare inosservata è il macello che venne fatto in sede di montaggio la cui responsabilità principale il giornalista americano Max Evry attribuisce sia a Dino De Laurentiis che a Sid Sheinberg, ex-presidente della MCA, a suo dire, già protagonista di simili diatribe con Ridley Scott e Terry Gilliam.

P.S.:
Aggiungo che le tematiche care a David Lynch sono ben presenti anche in questo film che, invece, molti ritengono lontano dalla sua poetica.

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