DVD Raro Video

Mi pare di evincere che la tanto locupletata RaroVideo rientri nella seconda categoria di label da te enunciate. Come darti torto? Non a caso le loro uscite sul cinema di genere italiano sono sempre state caratterizzate da master(s) quanto meno discutibili e da diciture ipocrite (“restaurato dal negativo digitalmente”), a parte qualche “Raro” esempio. Shameless.

Non mi pare proprio. La maggior parte delle release iniziali erano impeccabili.

Darei la mia collezione intera di Film per avere master come quelli di Milano Calibro 9 La mala ordina e il Boss…

Su Il boss niente da dire, ma a voler essere pignoli La mala ordina ha un breve fuori sincrono in una sequenza e Milano calibro 9 è completamente privo dei timer.

Certo,d’accordissimo con te ma a livello di Master,i primi Raro/Nocturno erano dei Gran prodotti…

Aggiungerei che la quantità di film di genere che la Raro ha trasferito in dvd a prezzi solitamente “popolari” può,parzialmente,giustificare una scarsa cura del restauro dei marster originali.

Prezzi popolari?..ultimamente, perchè fino a poco tempo fa era una delle label più care in Italia!

Un mio amico, tra le altre cose tecnico che supervisiona i restauri, mi ha spiegato molti dei meccanismi nobili e meno nobili che sottostanno al restauro delle vecchie pellicole.
Un esempio che calza con questo topic: c’è chi va in posti seri, tipo la Technicolor, e fa un vero restauro, spendendo quello che serve. C’è chi va in posti più economici e dice: “Il budget è tot, fate quello che si può fare”.
Sono due modi molto diversi di operare ma, in entrambi i casi, si può legittimanete scrivere che il film è stato restaurato.

E’ d’uopo precisare che scelta di operare seguendo la prima o la seconda procedura non dipende necessariamente dalla reale disponibilità econimica della Label.

E c’è anche un terzo modo, ovvero quello di editare ad capocchiam il primo master qualsiasi che si possiede fregandosene di qualsivoglia restauro e degli eventuali acquirenti solàti…

Io il timer non l’ho visto neanche nelle versioni VHS e alla tele. Pazienza, è un po’ come la mancata scritta Chi sei? nell’omonimo film di Assonitis: una lacuna, ma il master è ottimo. Quanto al fuori sincrono, quest’estate ho recuperato in bancarella una copia de La Mala ordina a prezzi stracciati e pur prestando attenzione tale difetto non l’ho riscontrato (riedizione?).

Non condivido: sul mercato sono usciti tanti DVD a prezzi popolari e con ottimi masters. Preferisco comunque spendere di più se l’alternativa è un prodotto scadente (allora tanto varrebbe tenersi la videocassetta, no?).

Io mi riferivo ai restauri, Giulio. Allora c’è anche un quarto modo: simulare un restauro inesistente con il “prima” e il “dopo” taroccati. :tuchulcha

A quelli di Di Leo (escludendo avere 20 anni e colpo in canna e aggiungendo anche I RAGAZZI DEL MASSACRO) mi riferivo quando ho detto “tranne qualche Raro esempio”. Esempi negativi: i masters dei film di Deodato e di Peter Jackson.

Quindi avevo letto bene, Uomini si nasce poliziotti si muore è 4:3 Letterbox?:mad:

Anche I Lunghi capelli della morte e Vacanze per un massacro.

c’è anche un quinto modo: scrivere “versione restaurata digitalmente” e pubblicare il master analogico che la Rai trasmette da vent’anni con il formato sbagliato :frowning:

Era esattamente a questo che mi riferivo. A volte quelli Rai si vedono addirittura molto meglio. Soprattutto in termini di contrasto e definizione.

Devo dire che la Raro Video sforna anche ottimi restauri, si pensi a “Milano Calibro 9” o a “La Mala Ordina”.:o
In altri casi, mi riferisco ad altri titoli di di Leo ed a quello di Deodato e a quello di Guerrieri, basta inserire l’ozione zoom (nei televisori a 16/9) e riappare il formato giusto a 16/9 (alcuni parlano di 16/9 letterboxato:un rettangolo in 4/3, per i televisori in 16/9, regolabile con i tasti visione sino ad un formato a 16/9).:rolleyes:

Quello che non ho ancora capito e come mai questa azienda continui a produrre così tanti titoli in formato letterbox, ora che siamo nell’era degli schermi panoramici 16/9.
Eppure non dovrebbe costare poi così tanto riversare in DVD un video anamorfico: basta telecinemare utilizzando una speciale lente, detta appunto lente anamorfica. C’è addirittura chi queste lenti se le autocostruisce per i propri videoproiettori!!!
Naturalmente sul costo di produzione del formato anamorfico ho fatto solo delle ipotesi. Visto che la Raro continua a sfornare letterbox un motivo serio ci sarà.

Incompetenza? Pezze al culo? Agli acquirenti l’ardua sentenza.

Da segnalare poi i casini con l’audio in “Io zombo…” e “Colpo in canna”.