Eagles of Death Metal: Nos Amis - Our Friends (C. Hanks, 2017)

https://www.imdb.com/title/tt6212934/?ref_=nv_sr_1

Ho visto questo documentario su Netflix dedicato ai tragici fatti del Bataclan del 13 novembre 2015, più precisamente sul ritorno in Francia della band Eagles Of Death Metal tre mesi dopo il massacro, per “finire” il concerto che era stato interrotto dal massacro.

Premetto che l’ho visto nella speranza di cambiare idea verso Jesse Hughes, il cantante e chitarrista della band che considero una testa di cazzo di proporzioni galattiche. Dico questo non tanto perché lo considero un musicista mediocre e non mi piace per niente la sua musica (quello sticazzi) quando per le sciagurate e irresponsabili dichiarazioni che ha ripetuto in più occasioni dopo la tragedia.
Speravo di cambiare idea perché mi sembrava assurdo che una persona che avesse vissuto in prima persona una situazione così drammaticamente allucinante potesse ragliare le puttanate che ha detto (e che purtroppo continua a dire) sulla diffusione delle armi.

Comunque, ho visto il documentario e il verdetto è che è proprio un coglione, una persona orrenda.
Magari è andato fuori di testa dopo quello che ha vissuto (ci può stare) ma resta il fatto che certe sparate sono vergognose e vanno condannate senza riserve.

Il cuore del documentario è ovviamente dedicato ai fatti del Bataclan, con una ricostruzione puntuale ed emozionante di quello che è successo là dentro, con le drammatiche testimonianze dei membri della band e di alcuni sopravvissuti. Tutto girato e costruito bene, senza scadere nel morboso. In ogni caso la parte finale è sul ritorno in Francia della band, per suonare all’Olympia (il Bataclan era ancora chiuso ma, in ogni caso, non avrebbero voluto Hughes visto che dopo le sue cretinissime dichiarazioni è diventato “persona non grata” - giustamente, aggiungo io). È vagamente emozionante ma in qualche modo sembrava “finto”, non so come spiegarlo.

Nelle interviste si vede Hughes molto provato ma sembra anche che in qualche modo cerchi di marciare su questa cosa. Che poi sicuramente è traumatizzato e segnato a vita, per carità, ma non vedo grande onestà in lui, è un po’ complicato da spiegare.

In ogni caso il top del disagio lo si tocca quando viene intervistato dalla tv francese mentre è nervosissimo (ma l’impressione è anche quella che lui carichi un po’ la cosa) e quando gli viene fatta una domanda sulla sua posizione sul controllo delle armi butta benzina sul fuoco con una dichiarazione da imbecille assoluto.

Trovate il documentario su Netflix, qui: https://www.netflix.com/title/80162333