Film scritto da Moana insieme all’allora compagno Luca Ronchi (cofondatore con Berlusconi di Telemilano e poi produttore Fininvest). Originato dal racconto di Machen, Polvere Bianca (anche se poi va per fatti suoi). E’ un erotico “esistenzialista”, ad un passo dal porno, anche perché il cast è fatto di pornoattori nella parte di loro stessi (Moana, Barbarella, Rocco). Pretenzioso ma anche coraggioso, sconclusionato e certamente “cult”. Moana è Moana, praticamente è in pieno autobiografismo celebrativo, anche se l’operazione ha una patina malinconica e nichilista (certamente acuita dal fatto che oggi Moana e Barbarella se l’è portate via il diavolo). Mi chiedo che pubblico potesse avere una pellicola del genere, i fans del circuito a luci rosse l’avranno snobbata perché pretenziosa, verbosa e, in ultima analisi, priva di penetrazioni; il pubblico radical chic, sebbene avesse certamente le vhs di Moana in soffitta, pubblicamente non poteva che deriderlo. Ambientazione interamente notturna, romana. Moana doppiata, e infatti si incazzò parecchio e si imbavagliò per protesta.
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