Editoria italiana: il problema dei prezzi

Ecco, colgo l’occasione per esprimere un pensiero che mi sta a cuore.

Quello dei prezzi è un problema serio, che purtroppo va a scontrarsi con l’ignoranza (in buona fede, si intende) delle persone. Bloodbuster è una realtà editoriale microscopica -e non lo dico per sminuirli, dato che lavoro in una realtà editoriale microscopica pure io!- e per questo deve fare i conti con una serie di problemi che buona parte dell’utenza finale non si immagina neppure:

  • mancanza di una distribuzione seria e capillare, che si riflette negativamente sulle vendite
  • necessità di dover fare tirature molto basse, visto l’ambito di nicchia in cui ci si muove
  • costi di stampa molto elevati (spesso una diretta conseguenza del punto di cui sopra)

Per cui, prima di giudicare un prezzo, sarebbe bene pensare a cosa effettivamente ci stia dietro in termini di costi di realizzazione, potenziali rientri, etc. Stampare libri, ve lo assicuro, costa molto di più di quanto molti possano immaginare. E alla fine dei conti quello che rimane in mano all’editore è ben poco… a meno di non chiamarsi Mondadori, Rizzoli, Sperling etc.

Tutto giusto Slogo.
Capisco ciò che hai scritto.
Infatti io lo ho comunque pagato 18€ perchè comunque a me interessava.
Aggiungici anche che “la concorrenza” non aveva fuori nulla di simile a meno se no mi sarei buttato su altro.

In questi ambiti, dove le cose sono ancora prodotte “da appassionati per appassionati”, parlare di concorrenza e guerra di prezzi mi sembra allucinante.

Anche a me, Slogo, resta il fatto che l’appassionato che produce qualcosa per me che sono un appassionato si prende i miei 18 € che anche in un mondo di appassionati sono sempre 18 € per un prodotto che già a 10-12 € comunque verrebbe venduto discretamente :wink: .
Non voglio tirartela comunque per le lunghe. Il mio era soltanto un appunto.
Infatti ero disposto a spenderli per avere una copia di C.I.V. sempre con me :wink: .

Diciamo che 15 euro per un prodotto di nicchia come quello sarebbe stato un prezzo onesto…

Scerba che tu sappia faranno una semplice ristampa aggiornata… o proprio una nuova edizione?

Con rispetto parlando, diciamo che senza sapere quanto hanno speso per realizzarlo, non si può dire se 15 o 18 euro siano prezzi onesti o no.

O qualcuno crede che quelli di Bloodbuster siano diventati ricchi con “Cinici, infami e violenti”? Faccio notare che un distributore solitamente si “mangia” dal 50% al 60% del prezzo di copertina. E da quello che rimane vanno poi tolte le spese vive di realizzazione.

Scusate la veemenza, ma a volte mi pare che ci si erga un po’ troppo a “giudici della morale” senza ragionare sulle cose e senza sapere bene cosa ci sia dietro. Se poi mi sbaglio, chiedo venia.

@Bmw: scusa Marco, ma ti rendi conto che stai sparando prezzi a caso?
10-12 euro? Perché? Sulla base di cosa? Di quanto saresti disposto a spendere tu? :confused:

…non mi riferisco al suddetto libro perchè non lo conosco e magari li vale tutti ed anche di più (anzi 18 euro ci vado a nozze), però proprio perchè a volte si tratta di prodotti di nicchia ci si trova davanti a prezzi esorbitanti, basta che mi guardo in casa per vedere libri da 50 euro e passa…allora mi chiedo, se qualcuno non direttamente interessato viene attratto dalla curiosità per qualcuno di questi libri di “genere”, una volta che legge il prezzo nel retro copertina lo lascia li dov’è.
Ettecredo che rimane di nicchia!

Senza entrare nel novero dei libri (ma anche dei dischi o di qualsiasi altro oggetto) prodotti con finalità “collezionistiche” e diretti a un pubblico di fanatici che non hanno problemi a farsi spennare -e qui si entra un po’ anche nel novero della speculazione- il problema è: quanti di questi “non direttamente interessati” alla fine della fiera comprerebbero sul serio il volume?

Voglio dire, al di là del caso particolare di cui sopra, i libri che si rivolgono a un pubblico di nicchia hanno per forza di cose una tiratura ridotta, proprio perché è inutile stampare 10.000 copie della biografia di Gordon Mitchell se tanto a comprarsela sono solamente 100 stronzi… giusto? E una tiratura piccola comporta costi più elevati. Certo, posso anche rischiare e stamparne 2000 al posto di 1000 per tenere il prezzo più basso di un paio di euro (per dire) e cercare di accaparrarmi più lettori… ma se poi non ci riesco? Mi ritrovo ad aver speso quasi il doppio, a non essere rientrato dei costi e ad avere un migliaio di copie sulla schiena, belle pronte per il macero.

Questo discorso, insisto, non vale per quelle edizioni prodotte appositamente per essere oggetti costosi e da collezione, mi riferisco ad edizioni “standard” di piccoli editori.

Sulla base del semplice fatto che chiunque venda qualsiasi cosa tira fuori il discorso che i costi sono alti, che non rimane attaccato nulla per loro, che il 50% se lo mangia questo, il 40% quello…

Però tutti vanno avanti.

E dopo questa botta di qualunquismo senza senso, per quanto mi riguarda considero chiuso il discorso.

Elementi per farsi un’opinione ce ne sono, se poi non si riesce a vedere la differenza tra un prodotto mainstream ad alta tiratura e distribuzione capillare, e un libro che sarà probabilmente tirato in 1000 copie da un piccolo editore indipendente, non ci si può fare nulla. A ognuno le sue idee, ci mancherebbe.

La mia stima va comunque a chi in questa italietta le cose le fa e i rischi se li prende. Senza di loro niente film, niente libri, niente.

Sai che so benissimo come funziona… ma il volume, che peraltro all’epoca ebbi modo di recensire positivamente, secondo me era comunque venduto ad un prezzo molto alto… peraltro loro gestendo un negozio molto conosciuto dagli appassionati avevano un canale di distribuzione privilegiato e sapevano bene che difficilmente ci sarebbe stato il rischio di rimanere con delle copie invendute sul groppone…

per il resto lode comunque a loro per aver realizzato un manuale utilissimo, benché non privo di pecche

a costo di fare il cerchiobottista per me ci avete ragione un pò tutti, ecco :smiley:

dover tenere - e sottolineo ‘dover’ che significa che certi prezzi non li puoi abbassare sotto una certa soglia a meno che non vuoi fare beneficienza - determinati prezzi di vendita fa sì che chi non è invischiato molto nell’argomento difficilmente se lo prende, e d’altra parte chi è molto invischiato in un argomento eventuali oggetti simili già usciti se li è già presi e ci pensa lo stesso prima di farlo

l’ideale sarebbe riuscire a coniugare ottima qualità complessiva e prezzo ragionevole, questo è ottenibile teoricamente alzando le tirature ma se poi non riesci a darla via tutta o quasi la botta è micidiale

sui contenuti… la questione invece è un pò lunga e complessa IMHO :pollanet:

Scusami Slogo ma non capisco questa tua uscita. Non è qualunquismo senza senso, Slogo. Poi puoi pensarla come vuoi.

Elementi per farsi un’opinione ce ne sono, se poi non si riesce a vedere la differenza tra un prodotto mainstream ad alta tiratura e distribuzione capillare, e un libro che sarà probabilmente tirato in 1000 copie da un piccolo editore indipendente, non ci si può fare nulla. A ognuno le sue idee, ci mancherebbe.
La mia stima va comunque a chi in questa italietta le cose le fa e i rischi se li prende. Senza di loro niente film, niente libri, niente

Lungi da me avere offeso qualcuno e se lo ho fatto mi scuso non era mia intenzione ma ripeto al mondo nessuno fa niente per niente. Che piaccia o no agli interessati di turno. E aggiungo, non mi sembra si stia parlando del Mastro Don Gesualdo della situazione che rischia tutto per dare la possibilità di fruire di un prodotto introvabile e che magari difficilmente venderà a pochi privilegiati.

Anzi, e non sono l’unico a pensarlo…

… le persone in oggetto sembrano essere molto navigate dell’ambiente.

Parole che sottoscrivo nuovamente in pieno.

E con questo chiudo e invito alla calma magari tutti assieme mano nella mano leccandoci uno bbello ccelato alla nocciola :gelato:

Ma io veramente avrei voglia di incazzarmi a bestia e la nocciola mi fa cagare il cazzo. Coglioni.

Si avevo capito benissimo il tuo discorso e naturalmente non ho motivo di pensare che tu non abbia ragione visto che fai parte della categoria, io lamentavo il fatto di pagare a volte (non sempre) cifre spropositate per libri che riguardano il cinema …proprio qui sott’occhio ho due dizionari del cinema che trattano due temi diversi.Sono pressochè identici come fattura , uno costa 18 euro, l’altro 40…non voglio fare i nomi dei volumi ma credo che uno di questi sia stato lievitato enormemente di prezzo, tant’è che a suo tempo ci pensai più volte prima di acquistarlo…

Guarda, ci possono essere dietro cinquemila variabili che giustificano un divario del genere… una di queste, però, è il volerci lucrare sopra. Quindi tutto è possibile. Non so, dovrei aver ben presente di cosa parli per riuscire a farmi quantomeno un’idea.

Torno per l’ultima volta sul discorso “Cinici, Infami & Violenti”:
Ragazzi, stiamo parlando di un negozio con annesso mailorder… ma che “canale preferenziale” volete che sia? Pensate che in Italia tutti gli appassionati di cinema comprino per corrispondenza e/o direttamente da loro? Con tutta probabilità -non lo so per certo, vado a intuito- la tiratura di quel libro è stata di 1000 copie. Fossero anche riusciti a vendere 1000 copie tutte da soli (cosa di cui dubito fortemente), il libro è uscito tre anni fa. Quindi parliamo di 1000 copie vendute in TRE ANNI!! Alla faccia del canale preferenziale

Per il resto, come detto, ognuno può farsi la propria idea.

NINJA EDIT: siamo andati pesantemente off topic, Corrado che ne dici di trasferire questi post in un thread a parte?

Approvo… più che altro lo sposterei nella stanza Italia a mano armata visto l’argomento specifico trattato

Io veramente mi riferivo al discorso “editoria e prezzi”, che in fondo è ben più generale e non si limita di certo solo a questo libro… :wink:

Per un attimo avevo letto nel tuo post “editoria a pezzi” :smiley:

Be’… sì… si potrebbe spostare parte del thread lì e la domanda di Scerba iniziale in Italia a mano armata per gli eventuali suggerimenti.