Efraim Zuroff e la caccia agli ultimi nazisti

Mi chiedo, anche dopo una dichiarazione di Zuroff, nella quale asseriva che questa caccia è una caccia contro la morte, in quanto molti dei gerarchi nazisti sfuggiti alla cattura potrebbero essere morti o in procinto di morire per la loro veneranda età, che senso ha?
Cioè dico, che senso ha assicurare alla giustizia un uomo di 95 anni?
Che valore ha per noi e anche per colui che riceve la condanna, il giudizio terreno, alla soglia dei cento anni?
Se si ha la fortuna di credere, giustizia sarà fatta in un più ampio spettro dopo la morte di costui, se non si crede, che valore terreno si può dare alla condanna pubblica di un uomo, che già arrivato alla soglia della morte, ha convissuto per decenni con i suoi mostri?
Non è una strumentalizzazione politica del dolore di quanti sono sopravvissuti?
Chi è sopravvissuto, in entrambe le fazioni, non ha avuto di già la sua condanna, sia esso stato carnefice o vittima?

Omicidio e strage sono reati che non cadono in prescrizione. Perchè lasciar andare persone di tal fatta? Io se scoprissi l’assassino della Dalia Nera ancora vivo lo farei arrestare pure se deambulasse sulla sedia a rotelle. La pietà non c’entra, è un atto di giustizia.

Chi ha mai parlato di pietà?
Parlo di validità del giudizio terreno alla soglia della morte.
Sai fondamentalmente cazzo gli frega a uno di 98 anni se lo sgridi?
Quindi perchè giudicarlo, per metterci in pace con la nostra pietà per le vittime?
Per alleviare il dolore di chi, anche senza attendere tale effimero giudizio, in cuor suo, sa di aver sofferto, e, magari, anche perdonato gli aguzzini?
Mi perplime incredibilmente questa cosa della caccia all’uomo a tutti i costi.

C’è chi non è riuscito a perdonare i propri aguzzini, dopo tanti anni. Magari darebbe loro un briciolo di soddisfazione vederli in galera, chi siamo noi per negarglielo? Semmai sono contrario alla pena capitale, si tratti di criminali di guerra o altro.

Si per quanto?
Un anno, due?
Nessun giudice al mondo metterebbe in galera un ultranovantenne.
Cosi la rabbia e l’impotenza crescerebbe per coloro che hanno subito le angherie.
Ripeto secondo me è un atto politico, il voler dare a tutti i costi la caccia agli ultimi vecchi rincoglioniti delle stronzi-senzacervello.

Politico sicuramente, ma non solo. Se di dimostrazione si tratta, perchè trascurare il messaggio che nessun crimine deve restare impunito? Stiano in galera un anno o due e poi tirino le cuoia, non mi fanno pena. Mica dico di appenderli per i pollici o costringerli a guardare Marzullo alla TV 24 ore su 24; semplicemente stiano al gabbio come esempio, insegniamo alle nuove generazioni che massacrare innocenti è qualcosa che non può essere dimenticato. Poi ovviamente non significa che non debbano usufruire degli stessi diritti garantiti a qualsiasi detenuto: l’indignazione per i domiciliari a Priebke non mi trova d’accordo, ci sono tanti ergastolani a piede libero e un ultranovantenne non costituisce certo un pericolo per la società. Ecco, magari una condanna simbolica coi domiciliari mi starebbe già bene: ovvero non ti schiaffo dentro perchè tanto fra poco tiri le cuoia, ma il mondo deve sapere che quel che hai fatto non sarà mai cancellato. Una sorta di marchio di Caino, per così dire.

Cassazione per la strage nazi-fascista dell’agosto 1944 nelle apuane
S.Anna Stazzema: confermati i 3 ergastoli
Nei confronti dell’ufficiale Sommer e dei sottufficiali tedeschi Rauch e Gropler che ordinario l’eccidio

http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_08/cassazione_ergastoli_strage.shtml

Dopo 63 anni non potevamo essere più contenti" commenta Mauro Pieri, superstite della strage che nell’eccidio perse la madre e il fratellino. “Ero incredulo e commosso” commenta il sindaco di Sant’Anna di Stazzema, Michele Silicani, costituitosi parte civile a nome della comunità.

http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/stragi-naziste/conferma-ergastoli/conferma-ergastoli.html?ref=rephpnews

Purtroppo alla sentenza di condanna non verrà data alcuna esecuzione.