Dante è un uomo in carriera che s’innamora di Alice, illustratrice con spirito adolescenziale. Tutto sembra andare bene fino, a quando a partire dal quarantesimo compleanno, il tempo sfugge di mano a Dante ed ogni giorno si ritrova di un anno avanti nella sua vita.
Remake del film USA Come se non ci fosse un domani: long story short è un brillante esempio di commedia non banale. Dallo spunto del paradosso temporale, qui non dato da un eterno loop ma da un’accelerazione esponenziale, si origina una favola moderna che vuole mettere di fronte al grave pericolo della gestione sbagliata del tempo.
Si ride in più occasioni (divertentissima la gag del nome della figlia) ma si toccano anche corde che provocano commozione, mai in maniera furbetta.
Veramente bravi tutti i protagonisti ma consentitemi una menzione speciale per Massimo Wertmuller che recita la parte del padre di Dante con l’Alzheimer con una credibilità ed un’intensità che mi hanno toccato.
Bella la regia e la fotografia, forse un pelino patinata ma esteticamente centrata.
Non so se l’originale sia bello come questo ma sono così soddisfatto che non sento la curiosità di recuperarlo.
