Eros e Thanatos - Raptus (Marino Girolami, 1969)

Macchè…io l’ho cercato anche recentemente ma nulla.

Recuperato e visto, dopo decenni di ricerche. Il film del buon Girolami merita, al di là della rarità del titolo

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Su Youtube è presente un video di qualche minuto del film e la copia è a colori. Dalla trama sembra interessante e poi compare un certo Merli

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Film molto curioso e assolutamente figlio del proprio tempo
E’ straniante vedere un’opera di questo tipo in questi tempi di super politicamente corretto.
E’ un film che al giorno d’oggi non si potrebbe assolutamente girare

Più che riabilitare il film cercare di giustificare l’omicidio in quanto dovuto a dei traumi più o meno infantili e quasi sempre legati alla sfera sessuale dell’individuo
Ecco allora giustificati i femminicidi più svariati
Da quello tipico della prostituta, fino allo stupro ed omicidio della ragazzina innocente, ma già oggetto del desiderio del vecchio represso di turno

Se si possono ammalare il cuore, i polmoni ecc, perchè non può ammalarsi anche la mente in quanto altro organo? E se si curano i suddetti organi, perchè non si deve curare anche la mente?

Veniamo pure portati in un manicomio dove ci vengono presentarti vari soggetti e , tramite flashback, illustrati l’origine del loro trauma e il conseguente delitto commesso
Il film ha quindi un alto tasso weirdo ed è talmente sopra le righe che i vari stupri ed omicidi (spesso fuori campo) non risultano per nulla disturbanti

Anzi, si assiste incuriositi ed increduli. Come la suddetta scena della ragazzina (un’attrice più che ventenne) che va in giro in bicicletta come una bambina e che viene attirata in casa dal vecchio maniaco. Sembra di assistere davvero ad una rivisitazione di cappuccetto rosso ed il lupo, con la nostra ragazzina talmente ingenua da non sembrare nemmeno vero. Il tutto strappa anche una risata involontaria

In definitiva il film è una sequela di scene di sesso, nudo e omicidi. Ci sono dunque tutti gli ingredienti per lo spettatore in cerca di spettacolo e la pellicola si inserisce di striscio nel giallo/erotico italiano.

Assolutamente da recuperare

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Non sono del tutto d’accordo. La tesi del film (sicuramente ardua e coraggiosa per la morale comune e la sensibilità del pubblico dell’epoca - siamo ancora negli anni sessanta) è che non si possano trattare nello stesso modo un assassino che agisce in modo intenzionale ed uno che è succube di patologie che non gli consentono di “intendere e di volere”. Non è che si voglia giustificare l’omicidio o l’omicida, ma si denuncia l’inutilità di sottoporre a determinate misure punitive qualcuno che non potrà da esse ricavare alcun effetto correttivo e rieducativo (che è la finalità che il carcere dovrebbe avere), ma solo sofferenza fine a sé stessa. Se la finalità rieducativa viene meno, e si vuole solo impedire coartatamente al reo di reiterare i suoi atti criminosi, allora ci sono strumenti e misure più adatti del carcere (all’epoca era il manicomio criminale, adesso ci sono strutture e percorsi terapeutici diversi).

Ma mi sembra che il personaggio dell’avvocato (tra l’altro figura melodrammatica molto ben tratteggiata) fin da subito metta in chiaro la colpevolezza dell’imputato e non richieda per lui l’assoluzione.

Del film ho apprezzato che, pur avendo evidenti finalità didattico/divulgative (concentrate negli interminabili spiegoni dello psichiatra direttore del manicomio criminale e in qualche pippotto dell’avvocato Montani) non si rinunci mai ad una struttura solidamente fiction e di genere, inserendo le parentesi di divulgazione scientifica all’interno della vicenda con una coerenza narrativa che le rende meno verbose ed astratte.

Ciò non toglie che il tasso di weirdo resti decisamente alto, il che è una nota di merito ed un valore aggiunto di questa bizzarra pellicola fuori dagli schemi.

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A me il film è piaciuto abbastanza. Pur avendo dialoghi torrenziali.

Mi ha molto colpito la presenza nel film di Ketty Barbero, che avevo visto nuda ne Il giudice e la minorenne dove dimostrava sì e no 16 anni. Questo film è stato girato addirittura 5 anni prima, ergo debbo concludere che la Barbero sembrasse ancora un’adolescente anche avendo 24-25 anni.

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Scusate se rialzo il thread dopo mesi. Qualcuno saprebbe dirmi il nome dell’attrice che interpreta la prostituta a inizio film (quella che viene uccisa)? IMDB segna Krista Nell, ma la Nell è più avanti nel film.

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Questa, dici? Io non la conosco, carico l’immagine casomai qualcuno sia in grado di riconoscerla.

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Esatto, lei!

La butto lì sapendo di sbagliare… potrebbe trattarsi di Carla Mancini? Siccome è apparsa in una miriade di film. Non ricordo, però, che faccia possa avere

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La Mancini, certo, ottima intuizione.

Secondo me invece potrebbe essere Monica Vitti

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Secondo me invece potrebbe essere Monica Vitti

:smiley:

No ti sbagli, se guardi bene è Edwige Fenech

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Visto e devo dire che non è niente male. Girolami ci sa fare anche con generi che ha frequentato pochissimo, qui scrive e dirige il tutto. Oggi un film del genere sarebbe impensabile visto il politicamente corretto e non mi meraviglia neanche il fatto che abbia avuto problemi e sia stato sequestrato. Forse il discorso politico, più volte affrontato, poteva essere smorzato perché alla lunga stanca. Speriamo in una edizione dvd. Vedere Maurizio Merli pre commissario provoca una sensazione strana :grin:

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