Escalation (roberto faenza)

A giudicare da questi screens pare un’escalation di qualità 'sto BR :smiley:




Resa cromatica pop superlativa non c’e che dire. Non lo ricordavo così. All’inizio c’è una scena girata al Marquee di Londra e ci sono delle scene psichedeliche che erano ottenute sia con la dissolvenza incrociata sia facendo girare a cerchio varie scene da pellicola con un proiettore. In un fotogramma del film all’inizio proprio si vedono due o tre proiettori in azione. Questo sistema psichedelico fu molto in voga nei sixties. Lo usarono per esempio i Pink Floyd e i Velvet Underground per varie foto e clip. La probabile origine fu uno dei primissimi concerti dei Pink Floyd nel 1966 dove venne proiettato un film girato da un paraplegico per le vie di Londra. Il film venne proiettato da due proiettori mentre il gruppo suonava. Le luci e i colori del film anche se molto mossi diedero un impressione notevole dando proprio un effetto psichedelico. Pensate all’effetto sugli spettatori bastava essere un pò ubriachi ma allora l’Lsd stava invadendo il mercato londinese.

Davvero eccellente il video, ma dai Tedeschi non ci si può che aspettare il meglio!
PS: qualcuno sa come prelevare ad alte velocità da share-online.biz? :smiley:

Mi è arrivato il bluray, che è strepitoso, seppure permangano alcuni difetti come spuntinature qua e là.
Questo è uno di quei film dove il nostro gigante triestino, Zardoz, direbbe che il supporto migliora la qualità del film.
In effetti il film, che già ai tempi della vhs mi piacque moltissimo, così diventa superlativo.
Capolicchio, nei toni sfumati e nebbiosi della vhs, non sembrava interpretasse un bamba simile… Qui tutto è così accentuato…

Ora mi vedrò gli extra di Brass.

“Gigante”, addirittura, caro Caltiki! Quando sono solo un omaccio, in realtà: più Depardieu che Luigi Montefiori, insomma. Piuttosto: Faenza è un regista che ho frequentato assai poco, ed “Escalation” non l’ho mai visto. Le schermate del br sono però strepitose: ogni immagine, un quadro. Un gusto estetico e dell’inquadratura degni del miglior Greenaway. Un’opera, perciò, che dovrò assolutamente recuperare.
P.S. E Claudine Auger sembra davvero bellissima. Cosa che non guasta mai…

Visto e non mi ha entusiasmato sinceramente … parlo della storia… neanche in termini grotteschi… anzi, se devo essere sincero Capocchio mi infastidiva nella sua gigionaggine… e gli altri personaggi poco caratterizzati, tagliati con l’accetta… breve e mal sfruttata incursione della Perego.
Invece, difendo tutto il lato estetico - scenografico. È di un psychedelic- pop osato da far venire voglie di retrò anche ai modernisti più sfegatati.

Ho visto l’intervista a Faenza del nostro prode :giorgiob: e avrei una domanda.

Chi era l’attrice bergmaniana che avrebbe dovuto fare il film al posto della Augier?

Ahhhhhh!!
Vexata quaestio!!!

Faenza non ricordava il nome e allora gliene ho suggeriti un paio e lui diceva di no, che non si trattava di quelle attrici.
Poi ho chiesto a Capolicchio e il mitico Lino è andato a prendere una delle sue agendine dove si segnava tutto. È tornato e mi ha detto un nome, era sicuro che fosse lei.
Così poi, visto che la questione mi incuriosiva, ho chiamato Faenza e gli ho chiesto se confermava e a sorpresa ha detto “Assolutamente no, non è lei”.

Il problema è che mi ero appuntato il nome e adesso non mi viene in mente. Se domattina ho tempo lo cerco, altrimenti richiedo a Lino, tanto devo sentirlo per un’altra cosa. :giorgiob:

Gunnel Lindblom

Càpperi, la Lindblom aveva già 37 anni nel 1968… e non risulta nessun film suo con Bergman distribuito nel 1966 o 1967… l’affare si complica.

Ho visto anche l’intervista a Capolicchio, interessante e piena di aneddoti curiosi, Capolicchio ha una grande memoria. Anche se passa metà del tempo a dirsi da solo quant’era bravo e di successo :smiley:

Infatti è proprio la storia dell’età che non torna. Capolicchio si era proprio appuntato il suo nome quindi sicuramente ci sarà certamente un motivo per cui all’epoca la collegò al film ma Faenza appena ha sentito il nome è stato categorico nel dire che non era lei. Boh…

bellissimo!
se si pensa poi che è stato girato da Faenza a 24 anni c’è da rimanere sbalorditi (sicuramente lo aiutò una produzione di gran livello)
notevole l’intervista di Brass a Faenza che, senza perdersi in aneddoti folkloristici, racconta la storia del film in modo molto coinvolgente
Capolicchio invece è purtroppo il solito montato insopportabile e ogni volta ti domandi che problemi debba mai avere uno così, mah
però mi ha fatto ridere quando ha raccontato la prima scena girata con la Auger, dove lei era nuda… che dire, solidarietà