Chi ebbe l’idea di “Monster Dog”?
Tutto nacque da un produttore chiamato Eduard Sarlui che mi contattò dopo aver visto Rats. Mi disse che voleva che facessi un altro film con animali… dopo “Rats” era arrivato il momento di “Dog”, “Monster Dog”!(ride)
Questi erano film che nascevano un po’ così, erano film che venivano venduti nel mercato estero, ma per estero intendo l’American Film Market e cose del genere, e venivano proposti come prodotti americani di serie b. Adesso però non si possono più fare anche perché il mercato americano si è molto sviluppato anche nei B-movies e ovviamente è diventato estremamente superiore.
Il film sembra girato in America del Sud ma in realtà è girato in Spagna…
Infatti, “Monster Dog” è stato girato in Spagna, nei dintorni di Madrid, in una casa dove girò un film anche Carlos Saura.
Fu girato lì perché la società cinematografica doveva investire in Spagna e quindi spacciammo la Spagna per l’America del Sud.
La presenza di Alice Cooper nel cast è dovuta al fatto che lui voleva darsi al cinema oppure era dettata da qualche logica commerciale?
Mah, un po’ tutte e due le cose… Nel cinema accadono spesso cose del genere, spesso è tutto casuale. Alice era (ed è) un cantante un po’ dark e interpretare una specie di lupo mannaro in un film come il mio poteva essere una bella occasione per lui.
Io ero contentissimo di averlo nel mio film!
Com’è il tuo ricordo di Alice Cooper?
Con Alice siamo diventati molto amici. Quello che posso dirti è che lui è l’esatto opposto di ciò che appare o che si vede durante i suoi concerti. Quello che la gente fruisce, il suo aspetto esteriore, quello che viene mostrato al pubblico, è esattamente l’opposto di quello che lui è realmente. E questo accade con tantissimi altri artisti. Nessuno è in realtà il messaggio mediatico che trasmette al pubblico.
Alice ha creato il suo successo su una figura che non lo rappresenta davvero…
Nel momento in cui ho conosciuto veramente Alice ho conosciuto una persona tranquillissima, adorabile, di rara gentilezza e delicatezza. E’ una persona estremamente squisita, dolce, molto fragile, grande professionista, una persona fuori da ogni logica della star maledetta o del cantante metal. Con Alice è stato davvero un rapporto molto bello.
E’ vero che lui è un grande fan del cinema horror?
Ah si, assolutamente! Pensa che lui venne in Spagna con una collezione pazzesca di videocassette horror, ne portò almeno un migliaio e tutte le notti ne guardavamo qualcuno assieme nella sua camera. E’ un vero horror fan, di quelli duri e puri. Ci siamo divertiti come matti a passare notti insonni guardando vecchi horror. E poi giocavamo spesso a golf assieme…
…nelle giornate libere?
No, no! Giocavamo a golf durante le pause, nel suo appartamento! (ride) Pensa che si era fatto costruire un campo da minigolf nel suo alloggio!!! Divertentissimo…
Tornando al film, so che “Monster Dog” è stato massacrato durante il montaggio…
E’ tutto vero, il film mi fu letteralmente strappato dalle mani e rovinato in montaggio. Questo perché in un contratto di tipo americano il final cut spetta al produttore e non al regista. Mi fu fatto un grosso torto perché furono tagliati circa 20 minuti di film. Quello che adesso circola in vhs e dvd non è il film che ho girato io…
E’ un film che non rinnego, non è venuto come volevo io ma la colpa è innanzitutto del montaggio. Quando un regista firma un contratto con gli americani non si ha mai il final cut quindi il tuo criterio di montaggio non deve essere necessariamente considerato. In questo caso, infatti, il montaggio finale l’ha fatto il produttore. Le scene eliminate sono le migliori, tutte quelle della trasformazione, tutte quelle più splatter… E’ un peccato ma è anche vero che nel 1984/85 lo splatter troppo estremo iniziava a scomparire.
Però, insomma, è stata una bella esperienza, mi sono divertito e ho avuto modo di conoscere una persona meravigliosa come Alice Cooper. Anche questo film mi è servito come palestra, per forgiarmi insomma…