Esistono remake migliori del film originale da cui sono tratti?

Infatti nel secondo periodo del mio post faccio un discorso più generale citando anche remake che come Scarface si ispirano più al film originale che non alla stessa fonte letteraria o teatrale.Comunque se volessimo considerare remake in senso stretto solo quei film che si ispirano prevalentemente o esclusivamente al soggetto e alla sceneggiatura del film originale senza la mediazione di un testo letterario comune credo che i casi si ridurrebbero a poche decine di film in tutta la storia del cinema mondiale.

Ne dico uno io, anche se so che in molti non condivideranno.
The fly: preferisco il remake di Cronenberg dell’86 all’originale.

Infatti non condivido: due film splendidi ma diversissimi. Legato alla personalissima discesa negli inferi della carne mutante quello di Cronenberg, figlio della fantascienza orrorifica anni 50 (vedi finale con la ragnatela) il dottor K. Poi ovviamente ci sono le preferenze personali (anch’io prediligo Cronenberg); ma valutando obiettivamente non me la sento di tentare un assegnazione di premi, per i motivi già enunciati.

Non sarei così drastico: i remake tentano di bissare il successo di un classico del cinema, spesso chi si pone tale obiettivo manco lo conosce il testo letterario originale. Per ri-citare Psyco, prima della trasposizione hitchcockiana il romanzo se lo filavano in pochi. E anche dopo non è che Bloch abbia fatto sfracelli alle vendite, a differenza da moderni scribacchini dell’orrore come Stephen King. Ovviamente quando il film è tratto da un best-seller il discorso può cambiare, ma di poco. L’Esorcista ha ispirato tanti altri film dell’orrore, spesso ad opera di mestieranti che con tutta probabilità il libro di Blatty non l’hanno mai avuto per le mani. Se prendiamo Il Signore degli anelli, prima della trilogia jacksoniana c’era stato un film di animazione; ma possiamo parlare di remake, in questo caso? Stesso discorso per Dieci piccoli indiani, della Christie: un must per gli amanti del giallo, portato sullo schermo un numero incalcolabile di volte. Tutti remake? Non direi, parliamo di film diversissimi fra loro per lo stile. E Io sono leggenda? Che legami troveresti fra L’ultimo uomo della terra, La Notte dei morti viventi e 1975: occhi bianchi sul pianeta terra, a parte la filiazione dallo stesso romanzo? Su Dracula preferisco astenermi, o non si finisce più… :smiley:

E’ chiaro che un film per essere considerato remake del precedente deve avere,fonte letteraria o meno, comunque,pur nelle varie differenze,un nucleo contenutistico in comune.Credo che per quanto riguarda il cinema d’animazione e quello live action non si possa fare un confronto,essendo i due mezzi di espressione molto diversi,e per l’esempio dei film ispirati al racconto di Matheson,1975 potrebbe anche essere considerato un remake del film con Vincent Price,mentre il film romeriano,pur ispirandosi molto liberamente allo stesso racconto,non ha secondo me quel nucleo contenutistico comune rispetto a L’ultimo uomo della terra da poterlo far considerare un remake anche in senso lato.Poi se si considerano remake solo quelli che ricalcano scena per scena il film precedente allora possiamo parlare solo di Psycho,della nuova versione di Funny Games e di pochissimo altro.

Mica dev’essere una brutta copia dell’originale; L’Alba dei morti viventi di Zach Snyder è un remake di Zombi, ma modifiche rispetto allo script romeriano ne ha apportate parecchie. Però ci sono casi in cui il regista è più interessato al testo letterario che ad eventuali trasposizioni precedenti la sua; non vedo come 1975 potrebbe essere un remake del film in bianco e nero con Price, dato che a parte la filiazione mathesoniana non hanno nient’altro in comune. E i Dracula, come ho già detto, sono un ulteriore esempio; remake di cosa? Ogni regista ha rappresentato il Conte in maniera diversa, tenendo a mente il testo di Stoker e poco altro. Molti classici della letteratura hanno fornito ispirazione al cinema, sicchè esistono più trasposizioni di uno stesso testo; non mi pare che si sia trattato sempre e comunque di una scala gerarchica di rifacimenti.

Secondo mè il “nuovo” amityville horror e leggermente migliore di quello del 79 di Stuart Rosenberg :wink:

Ribadisco che non tutti i film tratti dalla stessa fonte letteraria possono considerarsi remake uno dell’altro,credo che il mio precedente post chiarisse questo concetto,poi il mio primo post faceva esempi ben precisi,se si vuole contestare il mio discorso basta fare riferimento a quelli(non mi sono mai sognato di parlare di Dracula).Quanto a The omega man molti lo considerano un remake non dichiarato de L’ultimo uomo della terra,se la pensi diversamente ce ne faremo una ragione.Perchè se si usa un metro così restrittivo per giudicare un film remake di un altro,allora si farebbe anche fatica a considerare Scarface di De Palma remake di quello di Hawks e The Thing di Carpenter remake de La cosa da un altro mondo,viste le notevoli differenze tra i film in questione.

Infatti la derivazione del film di Carpenter è stata spesso messa in discussione dagli appassionati. Su Scarface bisogna tenere presente il successo ottenuto dal film in bianco e nero di Hawks, parliamo di un classico hollywoodiano che francamente credo abbia influenzato De Palma più del meno noto romanzo. Quanto al farti una ragione di quel che considero o non considero remake, son squisitamente fatti tuoi; personalmente trovo improbabile che il regista di Omega Man fosse interessato a rifare un film che in definitiva viene riscoperto oggi dagli aficionados, ma non è che al botteghino all’epoca avesse fatto tutti 'sti sfracelli. Viceversa il libro di Matheson ha influenzato tantissimi registi horror, che l’hanno dichiarato senza problemi; di qui la mia opinione (contestabilissima, per carità) che il testo letterario abbia ricoperto un ruolo maggiore nella realizzazione dell’sf con Heston. Parli di metro restrittivo; io semplicemente evito la dietrologia a tutti i costi, che ha partorito mostruosità per cinefili del tipo “il tal thrilling argentiano è un plagio di Sei donne per l’assassino” oppure “Shining ha copiato i gialli di Sergio Martino”. Voler cercare il remake a tutti i costi lo trovo eccessivo, quando non è la stessa pubblicità che accompagna il film a mettere in chiaro la derivazione da un classico della celluloide. Il nuovo adattamento da Matheson con Will Smith è dichiaratamente un omaggio al romanzo, ristampato in questi ultimi mesi da Fanucci con la copertina identica alla locandina cinematografica; se qualcuno vuol vederci un remake di Omega Man o L’ultimo uomo della terra si accomodi pure, io non mi sorprenderei se il regista non li avesse manco visti.

Secondo me no :smiley: ma sono ovviamente punti di vista. Del resto, non è che l’originale fosse 'sto capolavoro; ebbe comunque un enorme successo, probabilmente legato alle vendite stratosferiche del libro-inchiesta di Jay Anson che l’ha ispirato.

Quindi se girassi Tarzan nella macchia di Ceccano e dichiarassi che è il remake di Tarzan the ape man,basterebbe questo per renderlo il remake del classico del 1932.

A livello d’intenti, sì. Che poi tu non sia capace di rifarlo o semplicemente perculi gli spettatori è un altro discorso. Pensa a quanti cagnacci della celluloide han sfornato porcherie western sostenendo di aver omaggiato Ford e Leone…

Allora se è solo una questione nominalistica dobbiamo considerare remake solo quelli che dichiaratamente lo sono,anche se in poi in realtà potrebbero avere poco o niente a che fare contenutisticamente col film originale.

E’ un po’ come per le trasposizioni da un testo letterario: la dicitura “tratto da” non garantisce che sarà fedele, in alcuni casi si sfiora la truffa com’è accaduto col Tagliaerbe (che con Stephen King c’entra poco o nulla). Tieni presente che per fare un remake devi innanzitutto acquisire i diritti sull’originale, quindi la faccenda nominale c’entra eccome. Fermo restando che a nessuno interessa rifare un vecchio film, se non ha avuto un discreto impatto sul pubblico.

Riguardo agli esempi fatti,su L’uomo che sapeva troppo (che fa parte di quella particolare sottocategoria degli autoremake di cui ho avuto già modo di parlare nel topic relativo al nuovo Funny games) non potrei pronunciarmi,non avendo visto il film originale degli anni trenta.Non vorrei che però si corresse il rischio di sottovalutare il periodo inglese di sir Alfred (che vanta gioielli del calibro di The lodger,The 39 steps,The lady vanishes e Sabotage).Comunque non sarà questo il caso vista l’autorevolezza dei pareri che considerano il remake anni '50 superiore al suo capostite.

Mi è venuto in mente un altro esempio di remake migliore dell’originale: La notte dei diavoli di Giorgio Ferroni, versione lungometraggio dell’episodio I wurdalak della precedente pellicola I tre volti della paura. Ammetto però che può essere azzardato un confronto tra un’episodio di mezz’ora ed un film vero e proprio; però trovo il film di Ferroni più efficace nelle atmosfere.
Sempre a mio medestro parere, naturalmente.

remake o no, La Notte dei Diavoli resta uno dei migliori gotici italiani di sempre.
anche la mia è un’opinione personale, naturalmente.:wink:

In realtà si tratta di due trasposizioni differenti del racconto di Tolstoj (non Lev, ma un suo cugino). Le adoro entrambe, ma non credo si possa parlare di superiorità dell’uno sull’altro: troppo diversi. L’episodio di Bava gioca con i trucchi e le meraviglie (titpico del regista, che costruiva i suoi film fantastici come veri giochi di illusionismo) e la caratterizzazione di Boris Karloff; la trasposizione di Ferroni punta più sul gore e rappresenta i vampiri in maniera non dissimile dagli zombi romeriani (il finale, a ben vedere, deve qualcosina a La notte dei morti viventi). Figlio del gotico anni 60 l’uno, dell’horror grandguignolesco anni 70 l’altro; due piccoli gioielli, per motivi diversi.

non dico che il remake sia migliore del originale ma a me mi sono piaciuti entrambi , sto parlando di il professore matto con jerry lewis poi fatto da eddie murphy.

poi i due remake del padre dellla sposa sono bellisimi.

remake che mi piacciono (non sto dicendo che sono superiori), da vedere back to back con l’originale:

  • Terrore dallo spazio profondo - 1978, di P. Kaufman (remake de L’invasione degli ultracorpi - 1956, di Don Siegel)
  • La cosa - 1982, di J. Carpenter (La cosa dell’altro mondo - 1951, di C. Nyby)
  • La mosca - 1986, di D. Cronenberg (L’esperimento del dr. K - 1957, di G. Langelaan)
  • Invaders - 1986, di Tobe Hooper (Gli invasori spaziali - 1953, di W. C. Menzies)
  • La guerra dei mondi - 2005, di S. Spielberg (La guerra dei mondi - 1953, di B. Haskin )
  • Il villaggio dei dannati - 1995, di J. Carpenter (Il villaggio dei dannati - 1960, di W. Rilla)
  • King Kong - 1976, di J. Guillermin e King Kong - 2005, di P. Jackson (King Kong - 1933, di M. C. Cooper ed E. B. Schoedsack)
  • Il salario della paura - 1977, di W. Friedkin (Vite vendute - 1953, di H.G. Clouzot)
  • Scarface - 1981, di B. De Palma (Scarface - 1932, di H. Hawks)
  • Il bacio della pantera - 1982, di P. Schrader (Il bacio della pantera - 1942, di J. Tourneur)
  • The Lady in Red - 1999, di Q. Tarantino (The Lady in Red - 1979, di L. Teague)
  • Essere o non essere - 1981, con Mel Brooks (Vogliamo vivere! - 1942, di E. Lubitsch)
  • Il grande Joe - 1998, di R. Underwood, lo scimmione creato da Rick Baker è il top dell’animatronica - (Il re dell’Africa - 1949, di E. B. Schoedsack)
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Bella questa lista!

Vi aggiungo, anche se non è proprio un remake dichiarato:

“One-Armed Swordsman” → “The Blade”

Ciao!
C.

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Remake che attendo: West Side Story di S. Spielberg e Nightmare Alley di G. del Toro.

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