Espulsione sì, espulsione no

Oggi mi è capitato di parlare con più persone dell’ argomento, ecco alcuni spunti interessanti.

Non sono molto convinto che l’ espulsione sia un metodo efficace, forse è meglio tenere è punire sta gente a norma di legge.

L’ espulsione funziona se effettuata IMMEDIATAMENTE all’ arrivo dell’ immigrato.

Non funziona se l’ immigrato ha già sguazzato in italia, torna al paese e fa da “professore” a nuove leve criminali.

A dirla così, pare na cazzata, ma questo è quello che è successo tra stati uniti e paesi dell’ america centrale, e solo in questi ultimi anni ne stanno subendo le gravissime conseguenze.

Il detenuto straniero ha un costo? sovraffolamento dei carceri? No problem, lavori forzati, tanta tanta manodopera volenterosa e gratuita.

Votate e dite la vostra.

Io sono per l’espulsione immediata di coloro che entrano in Italia clandestinamente, ossia al di fuori della legge.
Sono inoltre per l’espulsione dei cittadini stranieri entrati regolarmente, ma che commettono crimini, a patto che vadano in carcere nel loro paese. In merito è necessario prendere accordi preventivi con i paesi interessati.

Ho votato per la NON espulsione perchè favorevolissimo ai lavori forzati. ma siccome sarebbe inattuabile vuoi perchè in parlamento se ne discuterebbe 500 anni senza cavarne fuori un cazzo vuoi perchè molta di sta gente preferisce morire che lavorare, allora auspico molto di più l’espulsione immediata: fuori dai coglioni subito, foto segnaletica e se ti rifai vedere si spara a vista.

Come al solito si spara o si sparerebbe sempre sui poveracci con i quali gli industriali hanno tirato su barcate di soldi, distruggendo, con la schiavizzazione di extracomunitari, quelle conquiste dei lavoratori maturate in decenni di “lotta di classe”.
la strategia è sempre la solita, aizzare le basse passioni del popolo contro i neoschiavi, così brutti, così sporchi e così cattivi, in una sorta di guerra tra poveri che rende sfuocato agli occhi dei molti il nocciolo del problema: allargare la forbice sociale tra ricchi e poveri utilizzando come nebbia negli occhi il problema della delinquenza “straniera” e calpestando contemporaneamente i diritti che i nostri padri hanno conquistato lasciando per terra sangue e corpi.
Guardate che a molti le tensioni sociali manco li sfiorano, al contrario invece i sottopagati lavoratori non italiani accettano di tutto pur di portare a casa qualche centinaio di euro per 12-15 ore di lavoro al giorno.
Attenzione non ho detto che la “neodelinquenza” sia un’invenzione, ma diciamo, era prevista…

Questo è un discorso che non c’entra niente.
Nebbia negli occhi…ma de che? Stiamo parlando di due argomenti totalmente diversi.
Onesti lavoratori extracomunitari che si fanno il culo nel nostro paese ce ne sono eccome e sono i primi che vorrebbero ammazzare i loro connazionali che delinquono. Perchè per colpa di questi vengono rovinati anche loro. Sai che 2-3 miei colleghi rumeni e albanesi di un altro reparto si vergognano a dire da dove vengono? E di questo devono ringraziare i loro (tanti) connazionali che rubano,spacciano, si ammazzano, fanno casino…E ti potrei anche raccontare di tutte le volte che mi han detto “voi italiani siete teste di cazzo perchè li lasciate fare; occhio che comandano loro; al nostro paese questi qua li bruciavamo vivi”.
E la loro paga è la stessa di un loro collega italiano dello stesso reparto, perciò non è che il capo schiavista li assume apposta. Qua la metà delle imprese edili che lavorano sono di albanesi e rumeni e non se la passano affatto male. Ovvio, per lavorare hanno abbassato i prezzi (come accade in qualsiasi paese con sistema capitalista,aggiungo) ma fidati che non se la passano male. E meglio di tanti Italiani, basta vedere come girano.

Che poi ci siano operai sottopagati questo è vero ma ci sono anche tantissimi operai italiani che sono sottopagati, fior fior di laureati coi contratti a progetto o quando gli va bene l’apprendistato a 700 euro al mese per 60 ore la settimana…
La guerra tra poveri, fidati, è anche lì. E c’è sempre stata.

Per gli stranieri che delinquono e commettono crimini e reati gravi non c’è nessunissima giustificazione.
Non stiamo parlando di uno che ruba la pera dall’albero perchè crepa di fame.
Ma di fatti infinitamente più gravi che purtroppo sono all’ordine del giorno.

Io ho votato si alle espulsioni…E il mio discorso non vuole accostare gli assassini ai poveri neoschiavi, voglio solo spiegare, dal mio punto di vista, che in molti ci marciano con questa storia degli stranieri cattivi(e ce ne sono di delinquenti che arrivano dall’estero); a chi di dovere non importa un emerito cazzo se in giro ci sia qualche balordo in più, straniero o italiano che sia, l’importante è fare soldi con la pelle dei poveri.
La soluzione alle tensioni sociali che si stanno sviluppando in questo periodo in Italia non è da individuare in una becera repressione e odio verso gli stranieri, ma agire contro l’aggressiva “politica” di industriali piccoli, medi e grandi che hanno abbassato notevolmente il potere d’acquisto dei salari introducendo nel mercato della forza lavoro poveri disgraziati che accettano ogni condizione pur di sfamarsi e sfamare famiglie intere.
Credo che un discorso non possa prescindere dall’altro!

Voto sì. Non è una questione di ordine pubblico o degli assurdi allarmismi veltroniani (qualcuno gli spieghi la differenza fra Rom e Romeni, per cortesia); semplicemente, in un paese civile le leggi vanno applicate e le trasgressioni punite. Chiaro che se commetti un reato nel mio paese è giusto tu vada in galera, l’espulsione per uno stupratore/assassino/rapinatore sarebbe una comoda via di fuga e contribuirebbe a lasciar libero un delinquente.

Prescinde eccome! Non facciamo confusione.

Un conto è lo straniero criminale, che non ha scusanti e deve essere buttato fuori a calci in culo e senza attenuanti e scusanti;

Un altro è il problema della concorrenza nel mondo industriale e imprenditoriale. Cioè: produco in Italia a costo 100 o vado a produrlo in Cina (anche se con qualità nettamente inferiore) a 5 e lascio a casa i miei operai? Oppure ancora: abbasso i miei costi di produzione (quindi gli stipendi) per non farmi schiacciare dai miei concorrenti cinesi (ad esempio)? E, ti ripeto, lo stesso problema c’è anche nella classe impiegatizia e (anche se in misura minore) dirigente.

E comunque se l’operaio o l’impiegato non sta bene dove lavora perchè prende poco, si mette in gioco e si cerca un altro posto di lavoro.

Le ditte in Italia per fortuna ci sono ancora.

Finchè può permettersi di scegliere. Ma nel momento in cui l’andazzo diventa quello e tutti i datori di lavoro possono permettersi di pagarti poco perchè la manodopera c’è e ne avanza pure, che fai? Negli anni 60-70 assumevano i meridionali per risolvere il problema delle agitazioni sindacali, licenziando gli scioperanti e assumendo in loro vece i poveracci provenienti dalla Calabria e dalla Sicilia. Adesso la situazione è un po’ diversa, ma vale sempre il principio “gente disposta a lavorare per un tozzo di pane la trovo, quindi regolatevi o andate affanculo che al posto vostro ne assumo altri”. Il che significa salari più bassi e ulteriore calo del tenore di vita.

Non mi sembrano queste le condizioni in cui ci troviamo. Comunque non ancora. E tralasci troppe variabili.
La fai troppo tragica.
E poi stavamo parlando degli stranieri che si comportano male commettendo delitti e crimini: espulsione si o no?

Se ti va proseguiamo la discussione sul lavoro, comunque sempre interessante e ricca di spunti, in privato o altra sede.

Ho votato no per le stesse motivazioni di Swat. Il problema degli immigrati non è certo venuto fuori con l’aggressione e la morte di quella povera donna, l’espulsione a random che sta avvenendo in questi giorni non farà che creare ulteriore odio e ulteriori disagi.