Everest (Baltasar Kormákur, 2015)

http://www.imdb.com/title/tt2719848

Cronaca di fatti realmente avvenuti nel maggio del '96. Cronaca per altro assai poco spettacolarizzata ed assi rispettosa invece della verosimiglianza e della drammaticità di quanto accaduto. Scenari incredibili (Nepal ovviamente, ma anche Trentino Alto Adige e Regno Unito). La storia è come divisa perfettamente in due parti, un’ora per l’ascesa alla vetta, un’ora per la discesa, inutile dire quale delle due sarà la più terrificante. Questo film è violenza della montagna allo stato puro, splendido e potentissimo per quanto disarmante. Del resto, se ad oggi sono più di 200 le persone morte tentando di raggiungere la “zona della morte” (la vetta ad 8000 m) non si fatica a capirne il perché. Visto in bluray, supporto che merita sicuramente per la qualità audio/video. In sala è circolato anche in 3D.

Visto in sala e preso in br. Molto valido, e anche pur sapendo già la storia, coinvolgente e angosciante. Quando la natura ci si mette, l’uomo è ancora un misero granello di sabbia al suo cospetto. Purtroppo non tutti i personaggi sono ben delineati, ma la mano del (bravo) regista islandese è sempre salda. Da vedere soprattutto per rimediare alla spettacolarità un pò facilona di “Cliffhanger”, e per scordare le troppe inesattezze di " Vertical limit ". Br di qualità impeccabile.

Visto ieri notte dopo averlo comprato contravvenendo alla mia personale religione che mi impone di comprare blu ray delle major solo quando scendono sotto i 15 euro.
Però avevo letto il post di D-Fens sul suo blog mi sono fatto trascinare dal suo entusiasmo e ho violato il mio codice comportamentale (vabbeh, il blu ray l’ho pagato 16.50, ma è il principio che conta).

Comunque, dopo questa interessantissima premessa devo dire che il film mi è piaciuto, non quanto avrei sperato o immaginato ma mi è piaciuto e mi ha fatto anche sudare freddo. Anzi, sudare freddo non è la parola giusta perché non si suda neanche un po’, anzi, si prova così tanto freddo che ogni tanto temevo che anche a me si stesse congelando qualcosa.

La cosa migliore del film, secondo me, è l’approccio totalmente antispettacolare. Voglio dire, non ci sono scene action all’ultimo respiro, tamarrate alla Cliffhanger (che è divertentissimo, eh! Ma ha un approccio totalmente diverso)… Non viene mai richiesta la minima sospensione dell’incredulità, tutto quello che si vede nel film è realistico e credibile. Vedendo gli extra, infatti, si capisce che l’intenzione degli autori era quella di fare un film assolutamente verosimile e rispettoso della tragedia che stava mettendo in scena.
Quindi la seconda parte diventa un vero e proprio incubo, con la sfida assolutamente impari tra l’uomo e la montagna che infatti mostra ben poca pietà.
E certe scene sono mostrate con grande intelligenza, tipo la morte di Doug che esce di scena in un attimo, sgancia i moschettoni che lo legavano alla corda di sicurezza, scivola e cade giù, nel nulla. Non viene mostrato nulla, la caduta, il grido, il corpo che precipita e sbatte contro la montagna, nulla. Si vede lui che scivola ed esce di scena mentre infuria la tormenta. Tutto qui ed è la cosa più terribile perché è realistica e nella sua semplicità

Forse le scene con le famiglie rimaste a casa spezzano un po’ la tensione (anche se toccanti le telefonate con la Knightley le avrei evitate) ma il finale arriva in maniera molto discreta, senza fare rumore, e l’ho trovata una scelta azzeccata.

Ci sono personaggi caratterizzati in maniera strana (tipo quello di Gyllenhaal, che mica ho capito) e uno degli inevitabili problemi del film è che per gran parte della sua durata tutti gli attori sono intabarrati fino agli occhi e si fa fatica a capire chi è chi. Ma era ovvio che sarebbe stato così.

In ogni caso, un buon film che consiglio agli appassionati della montagna, il blu ray è eccellente (il Dolby Atmos della traccia in inglese è micidiale, sarà anche banale da dire ma ieri notte sembrava davvero che nel mio salotto impazzasse una tempesta di neve) e gli extra sono molto buoni.

Sono andato a guardare anche alcune foto delle vere persone che sono state protagoniste della storia raccontata del film (si vedono alcune foto anche nei titoli di coda).
Impressionante vedere com’è ridotto il vero Beck Weathers, il personaggio interpretato da Josh Brolin, che ha realmente perso parte del naso ed entrambe le mani.
Che poi, compatibilmente alla sua situazione, se la passa bene (ci sono tante interviste dove racconta di come questa storia gli abbia in qualche modo cambiato la vita in meglio) ma vederlo come in questa foto fa un po’ impressione: http://s11.postimg.org/69uh7hx5v/beck_weathers_01_435.jpg

mi rincuora che anche Federico, come me, non abbia ben inquadrato il personaggio di Gyllenhaal. Sembra sempre sul punto di essere al centro di una qualche rivelazione, ma poi rimane solo un grosso punto interrogativo (o semplicemente un personaggio mal scritto in sceneggiatura e irrisolto). Le scene telefoniche con la Knightley sono effettivamente un po’ patetiche, però pensando che è proprio così che è andata perlomeno hanno un loro senso nel film.

Il problema delle scene con la Knightley è che il suo personaggio è in un contesto domestico, in una casa dove si può stare in maglietta, e vedere questa dimensione “civilizzata” alternata con le scene quasi “primordiali” in montagna spezza un po’ la tensione e la sensazione di gelo.
Che poi mi immagino il dramma della vera moglie (peraltro intervistata negli extra del blu ray) che parlava col marito bloccato sull’Everest a congelarsi. Quindi sì, le scene ci stanno, alla fine.

Il personaggio di Gyllenhaal è davvero indecifrabile ma non privo di fascino. Però sì, è totalmente irrisolto ed è probabilmente un peccato (o forse no, alla fine il suo mistero è anche parte della sua forza).