Io mi immagino che qui su GdR non mancheranno certo gli ammiratori del grande cantautore genovese, ma forse mi sbaglio… vediamo.
Per me in Italia è stato (ed è) il più grande, senza dubbio. Quando avevo 14-15 anni la musica mi emozionava molto più di adesso, ricordo distintamente di aver provato la pelle d’oca ascoltando robe dei Queen, degli Aerosmith e persino di Bon Jovi (!).
Quell’età ormai per me è andata, e il pop/rock commerciale l’ho piazzato nella categoria che gli spetta… eppure 20 anni dopo le canzoni di Faber mi fanno lo stesso identico effetto di allora. Cioè, sentire per l’ennesima volta Tutti morimmo a stento, per dirne uno, è ancora una roba tosta, che mi mette davvero alla prova in un certo senso.
Inoltre di De André ho sempre amato tantissimo anche solo la voce… aveva una voce meravigliosa, forse anche se avesse inciso il repertorio di Nek me lo sarei sentito comunque, perché aveva un qualcosa che tutti gli altri cantautori italiani di livello non avevano/hanno, almeno a mio gusto personale.
Boh mi sono già allungato troppo… a voi la parola, nel caso.
Essendo io un devoto di Georges Brassens (che amo, ascolto e studio continuamente) non posso certo non apprezzare De Andrè che peraltro non sarebbe mai esistito senza l’influenza del grande cantautore francese.
Ovviamente ho tutti i suoi dischi (sia in vinile che in cd, alcuni anche in più edizioni) e conosco a memoria testi e accordi di praticamente tutte le sue canzoni. Ho anche letto parecchi libri su di lui, anche se molti sono banali e riciclano banalità trite e ritrite.
Sicuramente è stato uno dei più grandi cantautori che abbiamo avuto qui in Italia (ai suoi livelli riesco a metterne al massimo altri 5) ed è un peccato che in troppi si focalizzino solo sulle sue canzoni più famose (Bocca Di Rosa, La Canzone Di Marinella, La Guerra Di Piero…) tralasciando pezzi considerati minori che invece sono meravigliosi.
Devo dire che dopo la sua morte non mi è piaciuto per niente il revival in stile karaoke che c’è stato nei suoi confronti (un po’ come accadde per Battisti) con tutti che si professano suoi fan, tutti che fanno sue cover… E anche il fatto che sia diventato una specie di bandiera per pseudo-punkabbestia et similia mi da fastidio (e che non mi si venga a dire che invece quella gente è la gente di cui ha cantato nelle sue canzoni perché è una stronzata colossale).
Il mio disco preferito è probabilmente “Non Al Denaro, Non All’Amore Nè Al Cielo” e il pezzo preferito (nonché mio classico con la chitarra) è probabilmente “Nella Mia Ora Di Libertà”, ma non è detto…
dunque per quanto dal momento che scoprii il fluido rosa (neanche in tenera età) la mia vita musicale e non solo non è stata più la stessa, per tutto l’arco della mia vita la mia passione musicale di base è sempre stata la musica italiana, per svariate ragioni su cui al momento sorvolo
in età preadolescenziale ero un grosso patito di edoardo bennato, poi vennero gli anni di pino daniele, poi la duratura epoca di vasco rossi, poi mi appassionai al blues ritmato di roberto ciotti, poi la musica d’autore di paolo conte fino ad arrivare ai giorni nostri con tutto il giro dei compositori fucking groove di musica da film, tralasciando ovviamente molti altri cantanti e generi che pure ho seguito per poco o per tanto
però oh se c’è uno che mi ha sempre ammorbato i coglioni da quando mi sono spuntate le orecchie è fabrizio de andrè
non dico mica non sia stato bravo o a suo modo un genio, ma proprio portatore di uno stile che ho sempre trovato irrimediabilmente triste vecchio e disperato pure nelle canzoni che dovrebbero essere allegre, frizzanti e gioiose
una voce lagnosa su una musica sempre piatta e senza il minimo di tiro
mi capita talvolta di beccare la sera tardi su rai storia delle repliche di alcuni strepitosi varietà del sabato sera degli anni '60, mi guardo attonito i fantastici costumi e scenografie, ascolto rapito le grandi orchestre rai di gianni ferrio mentre incredibili corpi di ballo fanno coreografie meravigliose e a me i balletti in generale proprio non mi piacciono però quelli sono bellissimi
poi di botto a mezzanotte tutto nero
comincia quella cazzo di trasmissione di documentari sulla seconda guerra mondiale con la merdosa sigla cantata da de andrè e la frenetica ricerca del telecomando per cambiare canale per sopprimere il nascente desiderio di tirare una sedia contro la tv
(io e renato abbiamo gli stessi gusti musicali :D)
Anche se lo conosco poco rispetto a tutto ciò che ha fatto, devo dire che adoro De Andrè quanto detesto il fatto, come dice Giorgio Brass (ora ho capito il riferimento quando ho letto il nome di Brassens…azz!) che sia diventato- involontariamente- una bandiera di pseudo-punkabbestia. E, si, lo considero uno dei più grandi cantautori italiani.
Il mio disco preferito è probabilmente “Non Al Denaro, Non All’Amore Nè Al Cielo”
De Andrè rimarrà sempre uno fuori dal comune , pur non avendolo mai ascoltato assiduamente dai tempi delle cassette nel registratore e poi nel walkman arrivando fino ai giorni nostri era quello da rispettare a priori quando lo sentivi. Un genio, bellissime le sue collaborazioni con PFM ; Canzoni immortali, incredibilmente trasversali come tematiche e personaggi, che facevano fermare tutto e tutti, e riflettere. Per questo secondo me era un dio. Mia madre ha molti suoi LP e CD tra cui il tributo postumo doppio CD Faber, Amico Fragile. Momenti priceless dell’album : L’ottima interpretazione di Amico Fragile di Vasco e Battiato che si commuove cantando amore che vieni, amore che vai.