Fang (Richard Burgin, 2022)

Un ragazzo solitario, che vive con la madre affetta da Parkinson e confusione mentale, dopo essere stato morso da un ratto inizia a soffrire di turbe psichiche e allucinazioni.

Tanto ambizioso nelle intenzioni quanto goffo nelle realizzazioni, ha qualche vago spunto cronenberghiano; ma da un possibile Tragic Rat-Man la parabola chiude virando quasi su Raskolnikov, con qualche minuto di horror (splatter) nei minuti finali.

Gli attori, le interpretazioni, sono a volte un po’ imbarazzanti – come alcuni dialoghi – tuttavia è uno di quei casi in cui l’imperizia giova al film, dandogli un’impronta stramba.
Io l’ho trovato interessante.
Consigliarlo, non saprei.

Comunque è disponibile su Prime (con dei sottotitoli italiani illeggibili per errori/incuria nella traduzione).

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