Bel documentario sul mitico Juan Manuel Fangio, scritto da Gualtiero Jacopetti e diretto da Hugh Hudson (quello di Momenti Di Gloria).
Ne ho una registrazione Rai ma adesso vedo che è uscito in dvd per la 01.
Ovviamente l’ho subito ordinato (tra l’altro su amazon costa pochissimo) ma sono pronto alla fregatura vista la cialtroneria imperante della 01 che continua ad editare dvd scadenti.
Qualcuno l’ha già preso?
non ancora, lo ordinerò assieme a Pole position martedì grazie alla tredicesima: sarà sicuramente lo stesso master Rai ma vista la rarità del film (uscito nei cinema in sordina, mai edito in vhs e se ben ricordo in passato trasmesso solo forse una volta da Italia 7) non me lo farò sfuggire.
Bellissimo sentire il 5 volte campione del mondo di formula 1 raccontare con un otimo italiano trionfi e dolori di una carriera leggendaria e del fmos episodio del misterioso rapimento che all’epoca fece scalpore e ci cui ci sono ancora aspetti poco chiari (vedi un articolo di quest’estate su Quattroruote).
mah ci sarà stato qualche giochetto fiscale sotto… comunque il formato corretto direi che è 1,66:1 tenendo comunque presente che il materiale d’epoca è ovviamente in 1,33:1.
Formato 1.37:1, direi che è corretto, non credo che avessero optato per girare in 1.66:1 le scene ex novo vista la mole di materiale di repertorio in 4:3. Qualità video accettabile (molte immagini di repertorio sono molto rovinate ma vanno benissimo così). Audio solo in italiano, mono.
Durata complessiva del film 1:23:48.
ricordo all’epoca i trailer in tv, i flani sui giornali e la campagna pubblicitaria “mirata” agli appassionati di automobilismo: qualche pagina su Autosprint e locandine orizzontali appositamente realizzate ed esposte dai concessionari e officine Alfa Romeo. A Ferrara uscì con mesi di ritardo, in estate probabilmente come “coda” e rimase in programmazione per circa una settimana.
Rivisto ieri notte.
Non aggiunge granché alla prima visione che ebbi diversi anni fa (neanche a livello di master, direi che è proprio lo stesso master Rai).
Rimane un bel documentario, dalla struttura un po’ atipica ma comunque godibile anche per chi, come me, non è appassionato di corse e motori. Gran parte del merito va alla colonna sonora di Ortolani (che a tratti si esibisce in uno dei suoi numeri più celebri: quello dei sincroni con le immagini) e alla spettacolarità di certo materiale di repertorio (su cui spicca il terrificante incidente di Le Mans che, come viene raccontato nel film, poteva avere un bilancio estremamente più grave).
incidente quello di Le Mans che compariva già in Formula 1 febbre della velocità di Ottavio Fabbri ed Oscar Orefici anche se non c’era il racconto di Fangio a spiegare l’incidente sul quale all’epoca si aprirono tantissime polemiche, da chi fosse il colpevole del disastro ai soliti rompi che chiedevano l’abolizione dello sport automobilistico.
chissà quanti giovini d’oggi che vedono quel baraccone da circo che è diventata la Formula 1 sappiano chi fosse stato l’immenso Fangio. Da qualche parte dovrei avere delle foto scattate vicino all’incrocio di casa mia su in montagna quando passava la Mille Miglia
p.s., nota personale: Fangio era anche un gay di età avanzata che stava sempre fuori del bar Il Barco a Novoli (Firenze). Lo chiamavano così perchè stava sempre in macchina e aveva i guanti bucati come i vecchi piloti di un tempo… chissà se è ancora vivo