Cinema e Cabaret sono cose diverse e ben distinte in tutto, nei meccanismi, nei tempi…quindi non possono convivere.
Mi auguro davvero che un eventuale nuovo Fantozzi non abbia a che fare con Zelig, Colorado o altre boiate del genere.
Il vero Fantozzi era nato nell’ambito della commedia all’italiana…anni luce dal cabaret di oggi…il confronto è impietoso,
anzi…non s’ha proprio da fare.
Inizialmente anche lo stesso Paolo Villaggio era un cabarettista, ma così come Cochi e Renato, i Gatti di Vicolo Miracoli, Mauro Di Francesco, Diego Abatantuono… e compagnia bella, al cinema cambiò il modo di far ridere e quindi, aggrappandosi logicamente alle gag slapstick da cinema muto, inventò il lessico fantozziano e tutti quei paradossi che oggi lo rendono indimenticabile.
Oggi nessun cabarettista potrebbe cambiare gestione di comicità al cinema: Checco Zalone, i Soliti Idioti, Ale e Franz, Ficarra e Picone… non hanno mai cambiato la loro comicità al cinema e per questo (tranne forse Ficarra e Picone per i primi film) risultano abbastanza banali e antipaticissimi.
Io spero di non trovare nel film Paolo Villaggio che dialoga con Giovanni Vernia, altimenti mi prende un infarto 