"Fear Itself" - 13 Horror episodes on NBC (2008)

La NBC, che trasmetterà la serie, ha reso noti quasi tutti i nomi dei registi e degli sceneggiatori/scrittori che faranno parte di “Fear Itself”, una sorta di terza stagione di “Masters of Horror”, ideata da Mick Garris. La serie riunirà ancora una volta 13 tra i più importanti registi in circolazione che dirigeranno un episodio a testa.
Ecco la lista dei pirmi 10 episodi :

  • “Eater”, diretto da Stuart Gordon, gradito ritorno il suo (aveva diretto 2 episodi per MOH), scritto da Richard Chizmar e Johnathon Schaech. Racconta di una giovane poliziotta (Elizabeth Moss) che durante la prima notte di lavoro deve fare la guardia ad un serial killer (Stephen R. Hart), chiamato “The Eater”. Quando i suoi colleghi iniziano a comportarsi in modo alquanto strano, la donna capisce presto che nessuno è veramente chi sembra essere…

  • “Spooked”, diretto da Brad Anderson, scritto da Matt Venne. Racconta la storia di un investigatore privato (Eric Roberts) che si ritrovare ad affrontare demoni del suo passato mentre fa la guardia ad una casa infestata.

  • “Community”, diretto da Mary Harron, scritto da Kelly Kennemer. Racconta di una giovane coppia sposata (il Superman Brandon Routh e Shiri Appleby) che scoprono di avere dei vicini di casa molto particolari.

  • “Red Snow”, diretto da Breck Eisner, scritto da Mick Garris. Racconta di una vecchia fortezza isolata dalla neve dove un quartetto di criminali in fuga incontra tre splendide sirene che nascondono diabolici segreti…

  • “Chance”, diretto da TBA, scritto da Lem Dobbs. Una variazione sul tema del Dr. Jekyll e Mr. Hide, un uomo che si trova a lottare contro il suo lato più oscuro e maligno.

  • “New Year’s Day”, diretto da Darren Lynn Bousman, scritto da Steve Niles e basato su una storia di Paul Kane. Racconta della battaglia di una giovane donna per sopravvivere in un mondo post-apolittico infestato dagli zombie.

  • “Family Man”, diretto da Ronny Yu, scritto da Dan Knauf. Racconta di un uomo che deve proteggere la sua famiglia da un serial killer, che ha scambiato il suo corpo con lui…

  • “Skin and Bones”, diretto da TBA, scritto da Drew McWeeny e Scott Swan. Racconta di un pastore di bestiame che ritorna a casa, dopo essersi perso per giorni nel bosco, posseduto da una creatura terribile.

  • “Something with bite”, diretto da Ernest Dickerson, scritto da Max Landis, figlio di John. Una reinvenzione della classica storia del licantropo.

  • “Nightmare in lace”, diretto da John Landis, scritto da Victor Salva. Racconta di una promessa sposa che riceve uno strano biglietto nel quale è scritto che il suo fidanzato è un serial killer.

Anche Joe Gangemi sta scrivendo un episodio che verrà annunciato presto.

FEAR ITSELF è prodotto dalla LionsGate, in associazione con la IE Indy TV, creata da Mick Garris. Keith Addis e Andrew Deane saranno i produttori esecutivi. Gli episodi verranno girati ad Edmonton, in Canada.

1. THE SACRIFICE

Regia : Breck Eisner
Cast : Jeffrey Pierce, Rachel Miner, Stephen Martines, Mircea Monroe, Jesse Plemmons

La storia racconta di una vecchia fortezza isolata dalla neve, dove quattro criminali in fuga, in seguito ad una rapina, incontrano tre splendide sirene che si offrono di aiutarli, ma nascondono diabolici segreti…
Scritto da Mick Garris, questo primo episodio della serie non delude le aspettative, nonostante non sia comunque all’altezza dei migliori episodi delle due stagioni di MOH. Breck Eisner (“Sahara”) è alla prova d’esordio nel genere Horror, ma lavora con cura e dedizione. Forse scopre un po’ troppo presto le carte in tavola e la tensione non regge per tutti i 45 minuti della pellicola. Buona la prova del cast, in particolare di Jeffrey Pierce. Accattivanti e particolarmente sexy le tre protagoniste femminili, tra cui spicca Mircea Monroe. Pochi ma efficaci gli effetti speciali.

2. SPOOKED

Regia : Brad Anderson
Cast : Eric Roberts, Jack Noseworthy, Larry Gilliard Jr., Cynthia Watros

La storia racconta di un investigatore privato, ex poliziotto, accusato di comportamenti violenti e contro la legge, che si ritrova ad affrontare demoni del suo passato mentre fa la guardia ad una casa infestata.
Scritto da Matt Venne e diretto da Brad Anderson (“Session”, “L’uomo senza sonno”), che già aveva diretto un episodio della serie MOH, “Sounds Like”, questo secondo episodio fa decollare la serie. Dopo un breve ma intenso prologo, il film entra subito nel vivo, con visioni, allucinazioni, voci e suoni macabri da far accaponare la pelle. L’episodio scorre bene, grazie anche ad un’ottima prova di Eric Roberts, perfetto nel ruolo di investigatore alcolista e depresso. Efficaci i flashback, che aiutano a capire lo svolgimento del plot, fino al finale risolutore, ma triste. Da ricordare alcune scene da brividi, tra cui

un uomo che si stacca i denti e si infila al loro posto dei grossi proiettili.

3. THE FAMILY MAN

Regia : Ronny Yu
Cast : Clifton Collins Jr., Colin Ferguson, Josie Davis, Stephen Lobo

La storia racconta di un uomo che, dopo un grave incidente, si ritrova nel corpo di un serial killer. E deve proteggere la sua famiglia dall’omicida che ora si trova nel suo di corpo…
Scritto da Mick Garris e Daniel Knauf. La storia è interessante (anche se non completamente originale) e viene raccontata anche in modo egregio da quel Ronny Yu, creatore di “Freddy vs Jason” e “La sposa di Chucky”, che questa volta dà più importanza e consistenza al plot e al suo svolgimento, più che al gore e all’ironia. Purtroppo questa serie tv, rispetto alla precedente MOH, lascia meno spazio all’inventiva, all’Horror vero e proprio, e gli episodi, che durano solo 45’ contro i 60’ di MOH, non riescono a stupire e coinvolgere così tanto (almeno fino a questo 3° episodio…). Gli attori però, Clifton Collins su tutti, si comportano in modo lodevole. La coppia Nicotero-Berger, al reparto make-up and fx, questa volta è del tutto inoperosa. Notevole la scena dell’incubo con la figlia insanguinata. Finale decisamente crudele.

4. IN SICKNESS AND IN HEALTH

Regia : John Landis
Cast : Clifton Collins Jr., Colin Ferguson, Josie Davis, Stephen Lobo

La storia racconta di una promessa sposa che, il giorno del matrimonio, riceve uno strano biglietto da un misterioso individuo, nel quale è scritto che il suo prossimo marito è un serial killer.
Scritto da Victor Salva, creatore dei due “Jeepers Creepers”. La storia non è decisamente Horror, anzi. Landis questa volta non lascia il segno, come aveva invece fatto soprattutto nella seconda stagione di MOH con il sorprendente “Family” ; la regia è piuttosto anonima e anche il plot, pur scorrendo in modo lineare, non provoca sussulti particolari. Il finale è eccezionale per genialità, ma l’episodio termina sul più bello. Attori monocorde. Un pizzico di sangue (10 secondi in tutto), ma nulla più. Delusione.

5. EATER

Regia : Stuart Gordon
Cast : Elisabeth Moss, Stephen R. Hart, Russell Hornsby, Stephen Lee, Pablo Schreiber, Marie Zydek

La storia racconta di una giovane poliziotta, alle prime armi, che deve fare la guardia ad un serial killer, chiamato “The Eater”. La donna rimane affascinata dall’uomo e dalla sua terribile storia. Ma quando i suoi colleghi iniziano a comportarsi in modo alquanto strano, la donna capisce presto che nessuno è veramente chi sembra essere…
Scritto da Richard Chizmar e Johnathon Schaech. Era l’episodio più atteso e non ha deluso. Il grande Stuart Gordon, dopo i due ottimi episodi di MOH, realizza questo “The Eater”. Questa volta Lovecraft non c’entra nulla, ma Gordon sa il fatto suo, conosce bene i trucchi del mestiere e incute terrore fin da subito, per tutti i 40 minuti. In realtà basta poco, avendo nel cast l’attore Stephen Hart, che spaventa già a guardarlo. La storia è interessante, un incrocio tra “Il silenzio degli innocenti” e “Il miglio verde”. Il serial killer in questione ha ucciso più di 30 persone, in 5 stati diversi. E’ entrato in casa delle vittime, ha ucciso il marito e tenuto in vita la moglie, per giorni, torturandola e infine… mangiandosela ! Con una maledizione inoltre, dopo aver mangiato il cuore alle vittime, è in grado di assumere le loro sembianze. Il make-up e gli effetti speciali sono pochi ma efficaci. Bella la fotografia, molto scura e tenebrosa. Ottima anche la scelta degli attori non protagonisti, con lo “squallido” Stephen Lee in primis. Unica pecca, il finale un po’ troppo precipitoso, l’episodio infatti finisce proprio sul più bello.

6. NEW YEAR’S DAY

Regia : Darren Lynn Bousman
Cast : Briana Evigan, Zulay Henao, Niall Matter, Cory Monteith

La storia racconta di una ragazza che si risveglia in un incubo, scoprendo di essere in un mondo post-apocalittico infestato dagli zombi.
Scritto da Steve Niles (“30 giorni di buio”), il film riprende fastidiosamente tutti i clichè utilizzati nelle recenti pellicole di successo (“Cloverfield”, “28 settimane dopo”, “Rec”). La storia è semplice, ma viene sfruttata male. Bousman, dopo il successo della serie “Saw”, questa volta sbaglia il colpo, con una regia frenetica, videoclippara fino alla nausea, con trovate ridicole e poco efficaci (tra cui, i movimenti spastici degli infetti). L’unica sequenza che cerca di risollevare, in parte, le sorti dell’episodio è il colpo di scena finale, che stravolge completamente il punto di vista dello spettatore. Gli attori, sconosciuti o quasi, non spiccano per intraprendenza. Il sangue e gli effetti speciali ridotti all’osso. Mezza delusione.

7. COMMUNITY

Regia : Mary Harron
Cast : Brandon Routh, Shiri Appleby, Meredith Bailey, John Billingsley, Charlie Hofheimer

La storia racconta di una giovane coppia che decide di andare a vivere in una strana comunità. Scopriranno ben presto che questa comunità ha delle strane regole ed i vicini nascondono terribili segreti.
Scritto da Kelly Kennemer, il film scorre in modo semplice ed equilibrato, ma la storia si rivela piuttosto banale, nonostante sia in parte abbastanza originale. La regista Mary Harron parte bene, creando una sorta di villaggio tribale con tanto di regole ferree a cui bisogna attenersi, con un’atmosfera tranquilla e serena, ma che nasconde terribili segreti. Con il passare dei minuti però la Harron non riesce a tenere alta l’attenzione dello spettatore e la tensione latita, se non fosse per gli ultimi 5 minuti. Il finale però è eccezionale, nella sua crudeltà. Il cast si comporta egregiamente, nonostante un appannato Brandon “Superman” Routh. Occasione mancata.

8. SKIN AND BONES

Regia : Larry Fessenden
Cast : Gordon Tootoosis, John Pyper-Ferguson, Molly Hagan, Brett Dier, Cole Heppel

La storia racconta di un pastore di bestiame che ritorna a casa, dopo essersi perduto per 10 giorni nel bosco tra le montagne. Ma non è più quello di una volta. L’uomo infatti è posseduto da una creatura terribile.
Scritto da Drew McWeeny e Scott Swan, che avevano lavorato entrambi come sceneggiatori anche per i due episodi di John Carpenter (“Cigarette Burns” e “Pro-Life”) delle due stagioni di MOH, “Skin and Bones”, che inizialmente doveva essere diretto da TBA, è uno dei migliori episodi della (sfortunata) serie. Il regista, Larry Fessenden, riporta sullo schermo (nel 2001 infatti aveva diretto per il grande schermo “Wendigo”) il tema del wendigo, creatura maligna e terribile, che si ciba di carne umana, dotata di grandi artigli, corpo scheletrico ed emaciato e labbra assenti o non sufficientemente grandi da coprire gli enormi denti. E lo fa con efficacia, tenendo così alta la suspense per tutto l’episodio che non si fa caso al misero budget a disposizione, come invece è accaduto per quasi tutti i precedenti episodi. La scelta di Gordon Tootoosis (e del suo make-up) nei panni dell’uomo posseduto è molto azzeccata, cattivo e ironico al punto giusto. Il sangue è presente, ma non scorre così abbondante. Peccato duri solo 40 minuti. Rivelazione.