Figli (G. Bonito, 2020)

È il film postumo dello sceneggiatore Mattia Torre, morto a 47 anni, poco prima che questo film venisse realizzato.
Non mi è dispiaciuto, è un film di sceneggiatura e di attori, la regia di Bonito è praticamente invisibile, ma questo alla fine non è un grande difetto o un grande danno, anzi.
Mastandrea e la Cortellesi sono bravi e affiatati nel mettere in scena una coppia di genitori la cui vita viene stravolta dall’arrivo di un secondo figlio che scombussola gli equilibri della loro famiglia.
Ci sono parecchi monologhi con voce fuori campo, scene surreali (la gag ripetuta della finestra o quella di Beethoven) nello sfondo di una Roma sorniona e allegramente cialtrona.
L’ho visto on demand su Sky, merita una visione, credo.

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Sottoscrivo la disamina di Giorgio aggiungendo che, visto lo sviluppo della storia, sono stato spiazzato dal finale che direi in controtendenza rispetto al sentire comune dei nostri tempi.
Disponibile anche su Prime.