Film da abbandono sala

Non ho mai abbandonato la sala e mi sforzo anche di non bloccare una visione casalinga ma mi è successo qualche volta, la volta che mi ricordo con più dispiacere è La Casa di Jack di Von Trier perché amo moltissimo il regista danese ma quel film non sono riuscito a sopportarlo, non saprei nemmeno spiegare il perché, forse non ero in serata. Non ho nemmeno tanto il desiderio di recuperarlo mentre avrò visto tre volte entrambi i Nymphomaniac.

“Ritratto di signora”, ottobre 1996. Già durante la prima parte, mi sono addormentato. Una volta accese le luci, per la pausa fra primo e secondo tempo, mi sono svegliato. Forse ho impiegato una dozzina di secondi, per decidere di abbandonare la sala. E non me ne sono mai pentito… :smiling_imp::smiling_imp::smiling_imp::smiling_imp:

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Quasi disertavo il topic… andando a memoria credo Air America, un po’ come @renato visione nell’età sbagliata e la compagnia sbagliata, fui pure rimproverato dalla maschera perché facevo casino…
Non fu di certo colpa del film, che ora che ci penso non ho neanche più rivisto.

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mi accadde quasi altrettanto, in una vuota sala a luce rossa di un quartiere malfamatissimo, che nei weekend recuperava terze o quarte visioni di horror e mondos facendo entrare anche i minori pur di batter cassa; arrivati al “noi ti avremo” i miei due amici iniziarono a farsela in mano e mi lasciarono solo. era l’ultimo spettacolo, con me in sala c’era solo un tossico e una coppia che non guardava il film, tornai a casa con una tachicardia del demonio.

l’aneddoto è molto bello, ma talk radio è un gran film, uno dei pochi stone che continuo a rivedere volentieri. questa insofferenza l’ho provata con gandhi e l’uomo ragno colpisce ancora ma ero sobrio e me li son sciroppati fino all’ultimo fotogramma.

se per abbandono valgono anche i ciocchi clamorosi, aggiungo anche il primo batman di burton e sempre dello stesso, nightmare before christmas.

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Penso di non aver mai abbandonato la sala in vita mia a parte per “Il pesce innamorato” perchè lo stare in primissima fila mi provocò conati di vomito.

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Mai abbandonato la sala in vita mia, ma purtroppo mi è capitato di dormire praticamente per TUTTA la durata del film La scuola cattolica. Non credo neanche che fosse così male, non ne ho veramente idea, perché ho ceduto al sonno prima ancora di farmi un’idea…stranissimo, ad oggi ancora non me lo spiego.

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Mai abbandonato una sala.

È successo una volta con COME DUE COCCODRILLI. Lo ricordo come un film noioso e inconcludente. Confesso che lo avrei voluto fare anche con LA SIRENETTA versione 2023, ma non potevo farlo. Due volte, invece, mi sono addormentato. La prima con IL RE SCORPIONE e la seconda con IL FANTASMA DELL’OPERA versione Schumacher.

ho abbandonato la sala durante salvate il soldato ryan perche’ avevano fatto entrare tantissima gente e ero seduto praticamente per terra a 1 metro dallo schermo.poi una cosa stranissima ,mai piu successa,fu durante la visione di crash di cronenberg,visto tutto e mi piacque abbastanza,ma ho visto molta gente dopo un 20,25 minuti alzarsi e uscire.mai vista una cosa simile,ne’ prima ne’ dopo

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Il film di Cronenberg è sicuramente fra i titoli, di tutta la storia del cinema, che può più facilmente “respingere” lo spettatore. Facendolo arrivare al rifiuto. E al conseguente abbandono della sala…:woozy_face:
P.S. Per esperienza personale: entrambe le volte, 1996 e 2020, che l’ho visto io, spettatori presenti fino all’ultimo minuto. Eroici, o masochisti?:laughing:

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a me colpi molto questa cosa,e ne ho ancora il ricordo nitidissimo a distanza di quasi 30anni…la maggior parte di quelli che uscivano erano comunque donne ,in coppia che trascinavano fuori il compagno.ricordo ancora alcuni loro visi con espressioni tra il disgusto,lo stupore,lo schock

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Addirittura! Avrebbero dovuto leggere il libro allora!!

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un flash mnemonico dal rimosso accorre a smentirmi:per il motivo di cui sopra, lasciato a metà onora il padre e la madre - non che fosse in sé un macello, ma lo era il doppiaggio, che mi indispose a tale punto da non tenere più bordone.

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Pensa che invece considero il doppiaggio del film di Lumet un punto di forza. Pino Insegno su Hoffman in testa. Altri, e più recenti, sono i doppiaggi nostrani fatti da branchi di scalzacani. Colpa anche delle piattaforme, che hanno oberato di prodotti le compagnie preposte. Col risultato che fanno lavorare gente che, nei casi migliori, è “acerba”. Nei peggiori, da tenere per sempre lontani dai microfoni…:face_vomiting::face_vomiting:
P.S. Spero tu abbia poi recuperato il film in dvd, o br. È bellissimo, con finale indimenticabile…:cocktail::cocktail::ok_hand::ok_hand::heart::heart::slightly_smiling_face:

per me il doppiaggio italiano ha iniziato a cagar nel lavandino e a essermi respingente verso la fine dei 90. nel caso di lumet non ha sicuramente aiutato il fatto che fosse un recupero estivo e la sala non era granché climatizzata. a memoria dovrebbe essersi comunque trattato del mio unico caso di abbandono, perché di norma sono caparbio.