Finché c'è guerra c'è speranza (Alberto Sordi, 1974)

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Alberto Sordi si è dedicato alla regia con risultati altalenanti, alcune prove decisamente convincenti, altre zoppicanti a dir poco: Finché c’è guerra c’è speranza rientra senza dubbio nel primo gruppo, una perfetta commedia all’italiana classica, con Sordi mattatore in gran forma, oltreché responsabile di sceneggiatura (assieme a De Bernardi e Benvenuti) e regia (con Marco Risi come Assistente alla regia e Carlo Vanzina come Aiuto regista). Film attuale e di ampio respiro, girato tra Milano e il Senegal, con una morale di fondo micidiale. Bello stuolo di caratteristi, da Alessandro Cutolo a Edy Faieta, da Marcello di Folco a Carla Mancini. Spettacolare e storica la OST di Piccioni.Molto buono il master del dvd, peccato per l’assoluta mancanza di extra, se si esclude il trailer.

Ho appena finito di rivedermelo, è un film che mi attirava e continua ad attirarmi. Sordi è ad un livello notevole, anche come regia e la fa da padrone sparlottando tra l’altro duemila lingue. Il tema era ed è attuale (una riproposizione, più drammatica e recente è lord of war che a modo suo pesca a piene mani da questa pellicola) ed è portata avanti con leggerezza ma anche drammaticità, soprattutto nella parte finale dove vengono fuori tutte le sfaccettature del mondo delle armi, inclusi i morti ed i doppi giochi ed i tradimenti, vedi il giornalista che “sputtana” il nostro. Notevole anche la morale finale di sordi/chiocca alla famiglia disgustata/finta perbenista ma al tempo stesso pronta a continuare in nome della bella vita, facendo tornare al suo lavoro uno sfiduciato albertone che forse forse avrebbe anche abbandonato tutto, specialmente dopo aver vissuto il lato mortale delle armi. Bello, consigliato e da rivedere. Ah, lato estetico/femminile, Silvia monti è una gran donna, ed anche la signorina chiocca è niente male.

Ovviamente il quarto, quando viene fermato alla dogana coi proiettili e dice “caro collega” e quello s’incazza

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Questa era facile: “collega un c**o!”

Ciao!
C.

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