Fine agosto all'Hotel Ozon (Jan Schmidt, 1966)

Konec srpna v Hotelu Ozon (Repubblica Ceca, 1966).
http://www.imdb.com/title/tt0061879/

Sono sempre stato attratto dalle opere dell’est Europa mirate al post-atomico. Sono un viscerale appassionato di questo genere e devo dire che Russi e giù di steppe varie ci sanno fare con il genere.
Mi riferisco per esempio a grandi cineasti come Lopushanskiy e Tarkovsky che hanno dato delle forti connotazioni al genere imbellendolo di umanità irrecuperabile e marcando su tematiche come la morte e il non ritorno alla civiltà.
Jan Schmidt impacchetta quello che è considerato per molti il capostipite di un genere … Il film ha uno sviluppo contraddittorio e paradossale.

Finanziato dall’esrcito ceco, passa tra le maglie delle autorità a fine riprese, che decidono con un elegante colpo di coda di bruciare la pellicola considerata antiistituzionale a certi concetti del comunismo di allora. Informato, Jan Schmidt ne salva una copia e vince addirittura un festival italiano, quello di Pesaro.

Passando direttamente al film, ne ho recuperato una copia con audio ceco e subs inglesi. Devo dire che il film è ferale dall’inizio alla fine. Nessun montaggio frenetico ma solo molta calma. Una calma apparente. Un esercito di sole donne che opera una transumanza per sopravvivere con a capo una mentore attempata. Una fragilità di gruppo che nasconde spietatezza. Un colpo di scena verso il finale che lascia spaesati.
Personalmente ho apprezzato molto questa pellicola per il modo in cui è stata concepita tra i monti Dupov. Tanta “loneliless” e molto nichilismo nascosto tra le pieghe della pellicola. Qualche scena un po’ crudetta come la mattanza di una vacca (vera e filmata!).

Film che vale la visione. Non ho conoscenze di un’opera sottotitolata in italiano ma la consiglio anche in inglese.

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