Flesh for Frankenstein - Il mostro è in tavola... barone Frankenstein (Paul Morrissey, 1973)

Il mostro è in tavola… barone Frankenstein

Horror IMHO davvero piacevole, diretto da Paul Morrissey della Factory di Andy Warhol, girato in Italia dal direttore della fotografia di Profondo Rosso (c’è pure Nicoletta Elmi), FX di Carlo Rambaldi e co diretto da Antonio Margheriti. Oltre alla sua carica provocante, IMHO la forza del film è l’eccesso splatter, che precorre i furori rosso sangue di Re animator (1985) e degli esordi di Peter Jackson, grazie agli FX di Rambaldi, IMHO stupendi, a metà strada tra la teatralità gran guignol e la sofisticazione degli SFX americani (da antologia una scena di decapitazione, con tanto di testa animatronica che staccata dal corpo, muove gli occhi e chiude le palpebre). La ciliegina sulla torta di questo film è il 3D (è appena uscito negli USA una versione in Bluray 3D nativo, di qualità stupefacente… il film IMHO deve essere visto così), che aggiunge al carattere satirico della pellicola il divertimento dell’effetto tridimensionale.

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Domanda per gli admin. Fatto salvo il bel post di Akuma, non esisteva già un topic così come per Dracula Sangue di Vergine? Giurerei di aver commentato questi due film ma ho seri attacchi di alzheimer…

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Io vorrei approfittare di questo topic per una domanda che tanto mi piacerebbe potesse avere una risposta: per questo dittico di film, “Il Mostro e’ in Tavola…” e “Dracula …”, quale fu quantitativamente il contributo di Margheriti? Io ho letto -non ricordo piu’ dove- che Morrisey girava senza sceneggiatura e Ponti si preoccupo’ a tal punto da ingaggiare Margheriti per mettere “in riga” l’americano. Qualcuno sa se risponda a verita’ questo fatto? E a quanto ammonta realmente il contributo del regista italiano?

Chissa’ se avro’ mai una risposta! :frowning:

Ciao!
C.

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Per quanto ne so il contributo di Margheriti è consistito solo nel far passare il film per italiano e prendere contributi…

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da BIZARRE SINEMA! HORROR ALL’ITALIANA

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Ciao!

Allora non ricordavo male, grazie! :pray:t5:

Ciao!
C.

Kier (tra le altre cose) parla di Margheriti.

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Il mistero si infittisce! :smiley:

Temo non avremo mai una testimonianza dirimente mi sa! :frowning:

Ciao!
C.

PS: pero’ una cosa da ignorante la vorrei dire: io ho visto “heat”, “trash” e “flesh” e onestamente la perizia delle inquadrature delle scene girate nei due film qui italia non ha pari nei primi tre citati. Pero’ -come dicevo- e’ un’impressione da semplice appassionato non competente e probabilmente pure sbagliata. :slight_smile:

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Cage, che Margheriti non era sul set lo confermò anche Stefania Casini. Così come confermò che Warhol era stato messo solo come nome di richiamo (ricordò che mentre giravano lui stava nella cucina della villa usata come set a mangiare un hamburger in compagnia di un cane).

La direzione dei due film italiani per Morrissey fu molto importante perché per la prima volta si misurò con una produzione professionale (ed ebbe l’onore di dirigere De Sica al suo ultimo film tra l’altro). I film fatti con e per Warhol furono, tuttavia, un’ottima palestra.

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A questo punto posso solo ipotizzare un suo coinvolgimento su scene di raccordo o effetti speciali (come dice nell’intervista), girati dopo il lavoro di Morrisey. Se non avesse partecipato, non riuscirei a spiegarmi il fatto che lui abbia affermato il contrario.

Ciao!
C.

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Eppure se ben due attori hanno affermato la stessa cosa…
Potevano anche dire ‘Ah sì, c’era Morrissey e Margheriti gli faceva da secondo’. Credo che Margheriti ebbe un ruolo importante sul 3D usato per il film su Frankenstein dando consigli a Morrissey su quel tipo di tecnica. Certamente era stato sul set per curare gli effetti speciali. Ma da qui a dire che lo co-diresse è un altro discorso. Anche perché il regista americano era abituato a lavorare con pochissimi soldi e in tempi strettissimi. Anzi pare che furono proprio lui e Andy Warhol a rilanciare la proposta a Carlo Ponti di farne due a un prezzo poco più alto che per uno solo. Tipo che se Ponti aveva offerto 300 milioni per un film, loro rilanciarono dicendo ‘per 500 te ne facciamo due’ (L’infermiera sempre prodotto dal produttore lombardo costò 400 milioni). Il ragionamento più o meno è questo.

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Beh, certo qualcuno ha mentito. :slight_smile: :smile:

O magari Margheriti ha voluto un po’ esagerare il suo contributo, dai! :slight_smile:

Ciao!
C.

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Concordo con Autera, stavolta. La mistura di orrore e umorismo nero, è decisamente più riuscita nel coevo “Dracula cerca sangue…”. Alcuni effetti macabri a parte, qui c’è da apprezzare la fisicità di Dalessandro, la bellezza della Di Lazzaro, e soprattutto il talento di Kier, vera “colonna portante” dell’intera operazione Warhol-Morrissey… :sunglasses::heart::beers:

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