Visto ieri per la prima volta dopo che la vhs italiana (Multivision, se non erro) mi era passata tra le mani decine e decine di volte ai tempi delle videoteche.
Beh, devo dire che mi è piaciuto, me lo sono goduto tutto d’un fiato dal blu ray Arrow, extra compresi, e sono molto soddisfatto.
La storia è semplice: dopo la morte improvvisa del padre, una famiglia composta dalla madre e da 4 figli (un ragazzo e una ragazza adolescenti e una coppia di gemelli - maschio e femmina - sui 6/7 anni) si trasferisce a casa dei ricchissimi nonni materni. Lo fanno perché non hanno più soldi e perché la madre spera di riconquistare l’affetto del padre morente (che l’aveva diseredata 17 anni prima) in modo da poter ereditare la sua fortuna. I ragazzi però vengono segregati in una stanza dalla quale non possono mai uscire, e vengono trattati con crudeltà inaudita dalla nonna. E poi… vabbeh, guardatelo, non voglio spoilerare.
Ripeto, mi è piaciuto, la nonna cattivissima è interpretata dalla grandissima Louise Fletcher (che dopo l’infermiera Ratched di Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo poteva fare ruoli simili col pilota automatico) ed è sicuramente la grande protagonista del film o quantomeno il personaggio più carismatico. Anche i ragazzi sono bravi (e Kristy Swanson è veramente bella) e sono molto affiatati.
A un certo punto appare addirittura il nostro Leonard Mann (e questa cosa mi ha mandato fuori di testa).
Ci sono diverse scene tese e crudeli che portano a un finale che trovo abbastanza convincente (negli extra si può anche vedere un finale alternativo, interessante anche quello).
Un grande difetto del film è da attribuire al reparto trucco e parrucco. In una scena un personaggio deve portare una parrucca dopo che accade una certa cosa e quella che indossa è davvero indecorosa. Poi per simulare il pallore dei ragazzi (che in certe scene doveva essere abbastanza forte) i loro visi sono stati letteralmente imbiancati con una polvere bianca. Le conseguenze sono grottesche.
Ma a parte questi dettagli io lo trovo un buon film e ne consiglio la visione dal blu ray Arrow che ha anche diversi extra niente male. Il master è buono anche se all’inizio presenta parecchie spuntinature, francamente evitabili.
Il titolo italiano del film (e del romanzo) traduce erroneamente “attic” con “attico”. Certo, vuol dire anche quello ma nel film non si tratta di un attico bensì di una soffitta (“attic” in inglese, appunto).
Esiste un remake recente con Ellen Burstyn e Heather Graham