La RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA nel 1964 decise di non invitare i Beatles bocciandoli come “Gruppo musicale britannico stonato”.
Vennero intervistati da Gianni Bisiach che li trattò con sufficienza, peccato che loro lo fecero letteralmente a pezzi.
Il loro atteggiamento scanzonato e irriverente, ricco di humor inglese non fu apprezzato dai giornalisti italiani, soprattutto della RAI, tanto che decisero di non effettuare riprese a nessuno dei tre concerti della loro miniturnè in Italia, sicuri del fatto che si trattasse di un fenomeno passeggero e di cui passati sei mesi, nessuno si sarebbe più ricordato di loro (sic!).
Forse non tutti sanno che il bassista degli Intolleranza e, poco dopo cantante dei SottoFasciaSemplice è stato per molti anni stimato e apprezzato console italiano in Giappone e adesso è ambasciatore a Singapore. Durante i suoi mandati si è esibito più volte in concerti ovviamente segreti a Roma non perdendo il vizietto di tendere il braccio destro in segno di saluto al Nonno… a quanto pare gli è permesso farlo. Niente di segreto… la sua storia - condita di scandali musical-politici-teppisti è ampiamente dettagliata pure su Wikipedia. E ogni tanto o l’uno o l’altro gruppo tornano a suonare per la gioia dei camerati romani. Mah, dopodomani vado a Singapore, quasi quasi gli dico che ho il CD “Tutti all’inferno” e magari mi trova un lavoretto da quelle parti. Siii… come no.
Stefano D’Orazio il secondo batterista dei Pooh dopo Valerio Negrini fu arrestato prima di un concerto a Trieste nel 1973.
Un’automobilista insultó pesantenente una signora con un bambino mentre attraversava molto lentamente le strisce pedonanali della città friulana.
D’Orazio copri d’insulti l’automobilista che alla fine si qualificó di essere un carabiniere.
E così per una notte, il ricciolone dei 4 orsacchiotti dormì su una branda del carcere del Coroneo per una notte, e il resto della band, in concerto si esibirono in tre.
Chissà se in playback, ma sopratutto mi piacerebbe sapere come la prese Giancarlo Lucariello, visti i vari dissapori che c’erano tra lui e il batterista romano…
Stando a ciò che scrivono i Pooh stessi nella loro biografia del 1996 “Quello Che Non Sai”, si esibirono regolarmente quella sera (seppure in trio - e non in playback) pestando vigorosamente i piedi sulle assi del palco per darsi il ritmo.
Grazie @Squittolo per la precisazione.
Notizie su Lucariello, immagino nemmeno una virgola circa l’episodio, vero?
Quel libro l’ho letto anch’io e, no, non ci sono aneddoti su Lucariello in quel caso.