eccone un altro il cui manifesto mi ha per anni fatto volare su saturno con la testa e che si è poi rivelato, a visione effettuata, un soufflé sgonfio. a rimorchio dell’appena trionfante hill, una discesa nei più impraticabili inferi urbani da parte di un ex poliziotto che deve attraversare le tappe del peggio che la città offre per trovare la figlia rapita da un maniaco. ha i suoi momenti (tra i quali un trucido finale nelle fogne), ma è in linea di massima troppo televisivamente determinato e contenuto sul fronte dell’action, della violenza e della brutalità. con qualche accento in più su queste tre valenze sarebbe stato un piccolo caposcuola. da notare la frase di lancio consorella di quella usata per 1997 fuga da new york. e come sempre divieto (ai 14) omesso.
@rodar, rifatti gli occhi con la nostra palla matta del cuore.