Welcome to Nollywood.
Non è il primo film nigeriano che guardo.
Anzi ne ho visti diversi, più di quanti sono disposto ad ammettere.
Ma in questo caso ve ne parlo perché si tratta di un film che Amazon sta distribuendo, sottotitolato, su Prime.
In Nigeria c’è grande hype per questo “Gang of Lagos” ed è qualcosa di insolito per una produzione nollywoodiana, perlomeno tra un certo pubblico giovane e scafato che è appassionato di prodotti americani; ed è proprio a loro che sembra rivolto questo film.
Ora, non cercherò di vendervelo come qualcosa di imperdibile o di particolarmente originale; la curiosità del film sta proprio nel suo essere nigeriano e ovviamente nell’ambientazione.
A me comunque non è dispiaciuto, non mi ha per niente annoiato nonostante l’eccessiva lunghezza (2 ore e 5 minuti).
È la storia di 3 amici - 2 bambini e una bambina - che crescono insieme per le strade di Lagos ed entrano a far parte di una gang; li seguiamo fino a che, adulti, si trovano immischiati in una lotta tra bande rivali.
È presente anche molta politica nel film, e forse questo è causa di qualche lungaggine ma è chiaro che uno degli intenti della storia è proprio mostrare quel sottobosco.
Ci sono alcuni momenti di violenza anche forte, ma non tantissimi; e due scene di combattimenti di gruppo per strada a colpi di machete, la prima breve e goffa, la seconda già fatta meglio.
Il film ha anche un bel tocco femminile: donna è la regista, donna uno dei personaggi principali (la più badass secondo me).
Che altro dire? I dialoghi sono quasi tutti in lingua Yoruba e qualcuno in pidgin english, la voce narrante è in inglese.
Non ci sono bianchi nel film ma c’è un nero albino, che a un certo punto viene apostrofato da un membro di una gang rivale con falso bianco.
Bella anche la musica, se vi piace il genere.
Il film si concede anche una battuta su Bollywood quando uno dei protagonisti dice durante una scena romantica:
“È peggio che nei film indiani.”
Comunque, lo trovate su Prime.