Documentario su un fenomeno di costume che non conoscevo per niente e del quale non riesco proprio ad afferrare la tanto sbandierata rilevanza storico-sociale.
Mi sembravano solo una massa di cazzoni che si ammassavano in discoteca come succedeva e succede in tante altre parti d’Italia e del mondo.
Unico tratto davvero interessante di questa parabola artistico(?)-commerciale è l’inizio, raccontato nel documentario da Vladimir Luxuria, nel quale la trasgressività e la provocazione nascono come movimento di emancipazione di una comunità lgbt che, sempre relegata ai margini della società, ha saputo pian piano costruirsi uno spazio tutto suo rendendolo intrigante, accessibile e desiderabile anche a tutti gli individui più “ordinari” che all’epoca bazzicavano la vita notturna romana.
Disponibile su primevideo.