Beh, io dico i prezzi di Osaka. Tokyo è cara il doppio. Ma, insomma…
Che poi comunque tantissimi miti del Giappone secondo me vanno sfatati…
a comunciare dalla pulizia: Osaka è sudicia, come molte zone di Bangkok o di Singapore o di Hong Kong…
o dai servizi: le ATM e le biglietterie automatiche non solo funzionano ancora tutte a spiccioli (tanto che il portafogli mi si è rotto da quanto inutilissimi spiccioli di resto ti danno: cosa che in Cina l’hanno già risolta da anni) ma sono pure con quelle tastiere anni 80 che sembrano più retrovintage che effettiva modernità
La quasi totalità delle stazioni metro non ha scale automatiche… e quando ci sono, in moltissimi casi, son solo per salire: sennò vi attaccate al cazzo e ve la fare a piedi come nel 90% dei casi che m’è toccato ciuccuarmi. A Kuala Lumpur, in Cina, a Hong Kong, a Singapore, a Bangkok, a Istanbul non esiste una sola stazione metro senza le scale automatiche sia per salire che per scendere
Le metro son vecchie e brutte, sinceramente… niente a che fare con quelle modernissime e bellissime di Kuala Lumpur o di Pechino o perfino di una Hohhot qualsiasi ma anche di Istanbul: qui pare di essere più dalle parti di Sofia o Atene, con le carrozze vecchie e brutte come quelle di Stoccolma
La gente fuma per strada e butta i mozziconi dove capita, di solito vicino ai (pochissimi) bidoni della spazzatura o davanti ai convenience store. Ma a Dobutsen-Mae e dintorni, si fuma e si getta via dappertutto. Tra la zona dove sto io e la zona del quartiere a luci rosse c’è una ampia via piena di barboni, senzatetto, accattoni… il Giappone non è fatto di tutta gente benestante
Si attraversa col rosso, la dove nessuno ti vede e là nelle aree più popolari. Non lo si fa solo in Italia
Gli ablerghi e i negozi di strada sono come qualsiasi altra parte dell’Asia… li trovi bellissimi ed elegantissimi ma anche piccolissimi, sporchissimi, sudicissimi… essere in Giappone o a Bangkok o a Hong Kong, in termini di precarietà, condizioni igieniche, ammassìo di roba, sporcizia… almeno nei ristoranti popolari, quelli più simpatici ed economici… non è che ci sia nessunissima differenza con altri paesi asiatici.
La gente è simpatica e generosa anche se qualche tirainculo c’è anche qui. Diciamo che sono molto più simpatici, generosi, aperti che altri paesi come quei meschini immondi dei malesi o degli indonesiani (malfidati, avidi, egoisti, sospettosi) o dei thailandesi (che ridono solo perchè fanno i milioni con noi gonzi occidentali che per loro noi siamo solo merda umana)
Insomma, sinceramente non vedo tutta 'sta modernità o 'sto wow che mi aspettavo… o forse l’ho già visto da tante altre parti in Asia e in quantità maggiore (Kuala Lumpur, Pechino)… diciamo che mi aspettavo di più a livello di pulizia, organizzazione, efficienza, educazione, ricchezza… Osaka non è che sia diversa da una qualsiasi altra grande città asiatica come Hong Kong o Pechino o Kuala Lumpur… o forse son queste città che negli ultimi 20-25 anni sono andate così tanto avanti, si son così dotate di servizi e apparenza così supermoderni da lasciarmi una sensazione, finora, di un Giappone fermo ai fasti di fine anni 90/inizio anni 2000
Però si sta bene, sinceramente… anche se nessuno parla una parola di inglese, almeno non vedo lo squallore umano delle società del sud est come Thailandia o Malesia dove veramente tocchi con mano i comportamenti più meschini ed abietti che gli uomini possono avere. Qui, a parte una spropositata fame sessuale che si vede anche nelle metro tra i passeggeri mentre osservano le minorenni in completino scolastico o in uniforme marinara o vestite da cosplayer, a parte quello la gente è simpatica, fumettistica, generosa, allegra, chiacchierona (a modo loro, dato che parlano quasi solo il giapponese) però si sta bene…
Poi, ripeto, Tokyo potrebbe essere completamente diversa. Ma Osaka mi piace… un giapponese pugile. attore di film, musicista mi ha detto che Osaka è come Napoli in Italia… e, forse, per tante cose ha ragione per quanto ho visto finora. E per questo mi sembra molto alla mano, molto popolana come città. Opinione che ha condiviso anche un mio amico francese che sta a Bangkok e che ci viene qui spesso per vari motivi.
Non mi lamento, anzi… ho paura che questi due mesi e mezzo non siano neanche abbastanza perchè, a parte i letti duri come sassi e le tazze del cesso con 13 pulsanti a destra e 2 a sinistra (mi ci son volute 5 cacate per capire come si fa a tirare giù lo sciacquone, che presenza due tipi diversi di getto d’acqua: gli altri 13 pulsanti me li studierò con calma) qui ho trovato una bella realtà.
E, soprattutto, montagne di negozi di CD e DVD