Giuliano Rosati

Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum, ma appassionato del filone italiano anni 80.

Vorrei chiedere se qualcuno ha qualche notizia su Giuliano Rosati, protagonista indimenticato di molte pellicole con Marina Lotar.

Grazie a tutti!!

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Benvenuto!! :smiley:

Ciao!
C.

Bella domanda. Purtroppo per come quasi tutti i protagonisti del porno italiano degli anni 80 di notizie ne girano pochissime. D’altronde nessuno li avvicinava, nessuno l’intervistava. E con l’allontanamento da quel mondo loro stessi non hanno più voluto far sapere di se.

Grazie mille della risposta.

Ma Giuliano Rosati Ă© il suo vero nome?
Nessuno ha qualche notizia di lui?..anche non recentissima…
Thanks

Giuliano Rosati a partecipato ai porno fino all’inizio della seconda metà degli anni '90. Mi pare di ricordare.
Comunque credo che sia stato attore partecipe fino alla fine degli anni '80. Poi semplice riempitivo.

Potrebbe essere il suo in effetti.

Come Bianchi Fasani potrebbe aver smesso per paura dell’AIDS. Infatti se nel porno omo, intendo quello americano, già cominciarono ad usare il preservativo dalla seconda metà degli anni ottanta, in quello etero (e più che mai in quello italiano) hanno continuato a fare finta di niente per anni.

Credo che le notizie che si sanno siano quelle riportate su Luce rossa. Più qualche pettegolezzo… tipo lavoretti come finto-centurione in zona Colosseo e parcheggiatore abusivo

Cosa dice di lui “luce rossa”?

Perché non compri il libro? Troverai molte notizie interessanti sul porno della golden age… Consiglio interessato… :grin:

Riporto qui un estratto su Rosati:
<E concludiamo questa rassegna spostandoci
in territorio bisex e transex. Se
Leonello Pettinato e Fernando Arcangeli
vanno considerati i pionieri e i portabandiera
dell’hard omofilo degli esordi,
nelle fasi finali della prima golden
age del cinema pornografico italiano – e
su un terreno piĂą propriamente bisessuale
– gli indiscussi araldi del sesso “capovolto”
sono stati Bruno Alias e Giuliano
Rosati, reclutati quasi stabilmente
nei film della cosiddetta “serie Fardelli”
prodotta da Aristide Massaccesi per le
cure registiche di Franco Lo Cascio.
(…)
Giuliano Rosati deve la sua maggiore
notorietà nell’hard ad alcune pellicole
della seconda metĂ 
degli anni Ottanta, in
epoca quindi successiva
a quella studiata in queste
pagine (lo si ricorda,
in particolare, nel film
che nel 1985 ha segnato
il coinvolgimento nel porno di Paola Senatore,
quel Non stop… sempre buio in
sala cui va riconosciuto lo status di vera e
propria pietra miliare nella storia del filone,
ma dove il Nostro non è coinvolto
in sequenze di sesso esplicito con l’attrice
protagonista). L’esordio del futuro
“Giulian Eroom” e “Giulian Stallion”
nelle luci rosse si situa però cronologicamente
nella prima metĂ  del decennio.
Anche Rosati è reclutato dall’industria
del cinema per adulti dopo aver brevemente
bazzicato come generico i set del
cinema tradizionale: in minuscole partecipazioni
la sua presenza è riconoscibile,
in particolare, nello sgangherato “postatomico”
I predatori dell’anno Omega
(1983, diretto dall’americano David
Worth), i cui titoli di coda gli attribuiscono
il ruolo di un camionista, ma dove
in realtĂ  compare solo marginalmente in
una delle sequenze finali, confuso in uno
sparuto plotone di variopinti guerrieri; o
ancora nel film di Lamberto Bava Shark
(Rosso nell’oceano) (1984), nel quale ha la
parte di uno degli uomini dello sceriffo
impegnati nella caccia allo squalo, e nel
tardo “mondo-movie” di Stelvio Massi
Mondo cane oggi – L’orrore continua
(1985), in cui appare nel ruolo autobiografico
di un pornoattore. Il debutto
hard risale al 1984, allorché il Nostro riesce
a farsi arruolare da Massaccesi e Lo
Cascio come attore pressoché stabile
della serie di film con Marina Frajese
firmati dallo pseudonimo “Lucky Faar
Delly”, dove il neoprofessionista dell’amplesso
– presente in nove titoli
su dieci – risulta sempre accreditato
con pseudonimi fittizi e intercambiabili
(“Louis Damiano”, “Peter Adams”…).
Già a partire dall’opera capostipite di
questa serie, Jojami (dove ha occasione
di esibire il suo fisico ancora atletico nel
ruolo di uno dei due nipoti-amanti di
Marina Frajese), Rosati si cimenta nel
repertorio bisessuale – inedito per il pornocinema
italiano – che con l’eccezione
di Sesso allo specchio e Le due… grandi labbra
caratterizza tutte le sue partecipazioni
a questo gruppo di hard. Nei film in
questione il giovane copulatore, la cui
recitazione non va al di lĂ  di una limitata
gamma di espressioni elementari, è infatti
chiamato ad alternare, da un lato, le
prestazioni attive di tipo eterosessuale
(da segnalare, in particolare, le sequenze
anal con Marina Frajese in La chiave del
piacere, Fashion love e Le due bocche… di
Marina, quest’ultima nel contesto di
una doppia penetrazione simultanea effettuata
con il contributo di Paolo Gramignano,
che in coppia con il Nostro si
produce nella medesima performance
anche in Sesso allo specchio, questa volta
con l’attrice Cecilia Paloma); e dall’altro
le azioni omosex, sia attive che passive,
grazie alle quali si è conquistato il riconoscimento
degli appassionati come il
più noto interprete italiano dell’hard
omofilo su celluloide (in Jojami elargisce
due blow-job, uno dei quali al transessuale
non operato che identifichiamo
convenzionalmente come “Ashley
Queen”, altra presenza ricorrente nei
film di questa serie; in Wendee penetra
analmente quest’ultimo autosodomizzandosi
a sua volta con un fallo artificiale;
in La chiave del piacere simula la medesima
situazione mentre è impegnato
in un rapporto orale attivo con lo stesso
partner; in Swoosie i suoi rapporti omosex
sono tutti di tipo attivo, con un’azione
sodomitica nei confronti del solito
trans e una fellatio impartitagli da Bruno
Alias; in Le due bocche… di Marina si
esibisce in rapporti orali reciproci con
quest’ultimo e in due azioni sodomitiche
nei riguardi di Ashley Queen e dello
stesso Alias; in Pin Pon è quest’ultimo a
sottoporlo a una sodomizzazione che si
svolge in concomitanza con un’azione
sessuale del Nostro nei confronti di Marina
Frajese; in Fashion love si produce in
una reciproca fellatio simultanea con il
solito Bruno Alias, il quale viene anche
fatto oggetto di un’ennesima azione sodomitica…)
Da segnalare, al di fuori di
questa serie, la presenza coeva di Rosati
nell’“estremo” Morbida… Marina e la sua
bestia, dove il Nostro – nel ruolo dello
sceneggiatore di una Marina Frajese interprete
di se stessa – prende parte anche
a due celebri sequenze “off-limits”,
in cui l’attrice svedese si cimenta in
un’altra pionieristica doppia penetrazione
e successivamente in un doppio
blow-job simultaneo concluso da un’esibizione
di pissing passivo (la partecipazione
rosatiana ad altri hard di Sacco –
Prendimi… toccami… strapazzami… rompimi…,
Languidamente, Il capriccio di
Paola, e altri ancora – è invece circoscritta
a sequenze di sesso collettivo). Rosati,
che prima di approdare ai set cinematografici
sbarcava il lunario come posteggiatore
abusivo, avrebbe proseguito la
sua militanza a luci rosse – imbolsito nel
fisico e talora (mal)celato dietro un paio
di autorevoli baffi – sino agli anni Novanta
inoltrati, trovando in seguito una
risorsa di sopravvivenza con le esibizioni
in costume da centurione presso il Colosseo,
allo scopo di lasciarsi fotografare
a pagamento dai turisti giunti da tutto il
mondo in pellegrinaggio al monumento
della romanitĂ  (una performance, come
ci ha ricordato divertito lo stesso Franco
Lo Cascio, molto simile a quella svolta
da Gigi Proietti nel prologo del film di
Carlo Vanzina Febbre da cavallo-La
mandrakata, 2002).>

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Wow grazie!..
Provvedo immediatamente ad acquistare il libro!!
Thanks

Diciamo che se i francesi Gabriel Pontello, Alban Ceray e Richard Allan erano rispettivamente fotomodello, antiquario e agente immobiliare, qui siamo proprio dalla parte opposta (posteggiatore abusivo e poi centurione altrettanto abusivo).

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…Dalle vostre informazioni deduco che sia nato a Roma…

Difficile dirlo:

Come puoi vedere Rosati (sempre che si chiamasse così veramente) è un cognome molto diffuso nel Lazio e in Umbria. Così come in tutto un po’ il centro Italia. Comunque anche se non ne ho la certezza piena immagino che fosse romano.

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Grazie!..
sei un ricercatore molto accurato.

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Mizzica Rodar! Non è che a furia di fare nomi, nomignoli e nick-name - io pubblico pure le foto - ci arrestano, no? E poi Ramba sfida la bestia ce lo passeranno?

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Tutt’al più vi beccate qualche querela, come è toccato al sottoscritto. Normale amministrazione…

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So di mettere il dito nella piaga. Se t va di raccontare, ovviamente. A grandi linee cosa successe?

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Per il libro sull’hard una querela e una diffida. In passato un’altra querela poi ritirata. A guadagnarci sono gli avvocati…

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Italianen manciaspaghetten! :angry:

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Una ricerca nell’archivio de La Stampa lo segnala come attore teatrale in Sorelle, di Emilio Giannino, regia di Massimo Cinque, con Tito LeDuc (1983)

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