Giulietta e Romeo (Riccardo Freda, 1964))

Domani notte su Raitre, ore 04.55.
Lo vidi parecchi anni fa, proprio su Raitre, e lo ricordo con una splendida fotografia a colori.
Interessante il commento di FIlmtv, che ben dipinge il cinismo di Riccardo Freda:
"
Riccardo Freda, come noto più interessato ai cavalli che agli attori, trasforma la tragedia di William Shakespeare in un godibile cappa e spada. In questo caso, tra l’altro, aveva visto giusto lui: meglio i cavalli degli attori."

Uscito in vhs per EASY VIDEO (che ho).

Ricordavo bene. Il master è ben conservato, e la spendida fotografia del grande Gabor Pogany (compagno fedele di Freda) risalta ancora in tutta la sua bellezza. Ci sono inquadrature dove l’uso delle luci e dei colori anticipa (o emula?) il linguaggio di Bava (luci gialle, rosse ecc.). Del resto Bava e Freda sono un binomio inscindibile.
Peccato che, al solito, il master parte bene (in 2,35:1, il film fu girato in “Cromoscope”) e poi viene dilatato, anche se in modo accettabile.
Il film è godibile, seppure sia secondario rispetto al kolossal di Renato Castellani del 1954 (tra l’altro, Mister Steed, lo posseggo in edizione Ermitage, formato 4:3). Sempre belle e avvincenti le scene di azione, in cui Freda era imbattibile.
I protagonisti, Geronimo Meynier (Romeo) e Rosemarie Dexter (Giulietta) recitano in modo abbastanza piatto, da non disdegnare invece tutto il contorno di buoni caratteristi (Andrea Bosic e Umberto Raho in particolare).

La vhs che hai, Donà, che formato video ha?

Appena ho un attimo di tempo, la controllo.

Allora, la vhs dura 93 minuti.Formato wide (anche se presumibilmente più vicino ad 1:85:1 che 2:35:1).