Gli Amici Di Nick Hezard (F. Di Leo, 1976)

Apro un thread sul film in questione, stupendomi dell’assenza di esso. E lo apro qui, anche perché non saprei come altrimenti catalogare questo bel film di Fernando Di Leo, non essendo né un noir né un poliziottesco. È invece un classico con-movie, con il guascone Nick Hezard, truffatore da strada, che finisce in un gioco più grosso di lui e decide di…

Il film è una piccola gemma, a mio avviso uno dei migliori di Di Leo (tra quelli che ho visto): ottimi gli attori, soprattutto Merenda-Hezard e Gabriele Ferzetti, a volte troppo sopra le righe Lee J. Cobb, ma ci sono anche Luciana Paluzzi, Valentina Cortese, e una Dagmar Lassander da sturbo; grande cast di comprimari, tutti azzeccatissimi. Di Leo si avvale di una sceneggiatura che funziona come un orologio svizzero, paese dove tra l’altro è ambientato il film (con un po’ di ingenuità, non si va in battello da Lugano a Zurigo…); evidenti i problemi di budget, e il richiamo alla Stangata che chiaramente porta a delle ingenerose comparazioni. Il film rimane però gustosissimo e con un ottimo ritmo. Bene anche la OST di Bacalov. Il DVD Raro-Nocturno presenta un master pulito ma letterbox (!), e come unico extra di rilevanza lo splendido documentario La Morale Del Genere, peraltro già incluso nel dvd di Milano Calibro 9. Consigliatissimo.

è vero molto bello!
anche se l’uso dello sleept screen(si scrive cosi’???)non è utilizzato nel migliore dei modi anzi è veramente irritante per l’inutilità:mad::mad:.
Tolto questo difetto è un ottimo film!!!

split screen.
boh… in questo film ricordo lo split screen in un inseguimento in macchina che poi cade in un burrone (mi pare) o che si incendia o una scena simile e mi pare molto efficace. o forse ricordo male.

Insomma Di leo ha fatto decisamente di meglio

Lo split screen viene utilizzato in parecchie scene, soprattutto per dare velocità e ritmo all’azione, o per comprimere i tempi di un accadimento senza per questo eliminare parti di girato fondamentali, io l’ho trovato perfetto. A mia discolpa il fatto che sono un patito dello split screen (e mi orgasmo con Grand Prix).

sta frase la piazzate in automatico per tutti i film che non fanno parte della trilogia della mala.

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Nel mio caso direi di no,questo film ripeto è uno dei di leo in assoluto meno convincenti a mio avviso,una sceneggiatura approssimativa in molti punti e molte volte alquanto improbabile.Il film tende troppo alla commedia e questo diventa il maggior difetto del film,bravo comunque Merenda criticato su questo film pure dallo stesso Di Leo ma anche tutti gli altri attori non mi sono per niente dispiaciuti(forse a parte Cobb il quale l’ho visto un po’ svogliato),pero’ tuttosommato lo trovo godibile come film non è che mi faccia schifo ci mancherebbe

Concordo con Bobby Keller, specie quando dice

…credo fosse proprio un limite (se così vogliamo chiamarlo) di Di Leo, grandissimo regista ma a disagio con i toni leggeri…comunque il film in questione non è certo da buttare via, anche se ricordo che Di Leo stesso lo massacrò parlandone a posteriori

Di Leo aveva l’anima più nera del petrolio.
Ogni volta che cercava di non far trasparire ciò veniva fuori un opera minore…come colpo in canna.
Morale,vedere Di Leo fare commedie è come vedere Dolph Lundgren giocare con le bambole.

I duri non ballano.
mai.

un film che non mi era piaciuto tanto ma rivisto stasera l’ho rivalutato alla grande
fila liscio che è un piacere, i toni da commedia non disturbano affatto (ingeneroso il paragone con colpo in canna, film che rivedrò prima o poi ma che per quanto possa rivalutare non si avvicina neanche lontanamente a questo), gl attori sono tutti in palla, non ho visto svogliatezze

gli split screen invece li avrei evitati

a me questo film piace moltissimo, nonostante le mille critiche che lo stesso Di Leo gli ha rivolto. Il povero Luc Merenda non sarà stato né Redford né Newman, la butta molto sul grottesco, ma è anche simpatico. Viene poco fuori lo spirito di vendetta che lo anima, quello si. Pare una specie di Terence Hill estrapolato dai film con Bud. Molto più debole la prova di Cobb secondo me, che però morì subito dopo le riprese (evidentemente non si poteva pretendere la tempra del giurato di Twelve Angry Men).

Stupende le musiche di Bacalov, e assolutamente imperdibile la Lassander (ma del resto, quando mai quella donna è stata trascurabile nel cinema?). La sua scena di seduzione con Merenda varrebbe l’intero film anche se, come detto, a mio parere si tratta comunque di un lavoro gradevolissimo e divertente. Da rivalutare.

Buon film a dispetto dei problemi produttivi, bel cast, Merenda poche volte così convinto e convincente (ma il doppiaggio del pur grande Rinaldi lo “invecchia”…). Dvd solo discreto: master non molto nitido, e soprattutto letterbox. Spero in un bel br…

Doppiaggio:
Luc Merenda: Giuseppe Rinaldi
Lee J.Cobb: Arturo Dominici
Gabriele Ferzetti,Valentina Cortese,Mario Pisu e Marco Guglielmi si doppiano da soli
Luciana Paluzzi: Rita Savagnone
Fred Williams: Pino Colizzi
William Berger: Sergio Rossi
Riccardo Salvino: Michele Gammino
Rosario Borelli: Luciano De Ambrosis
Eddy Fay: Renato Mori
Umberto Raho: Giannni Marzocchi
Jean Claude Vernè : Roberto Chevalier

Non saprei come catalogarlo questo film onestamente. Non è né un noir né una commedia, lo ritengo un “ibrido” che potrebbe essere originale affidato ad un altro regista ma Di Leo con la commedia centrava ben poco a mio modesto avviso. Tutto troppo sopra le righe. Di certo è da vedere se si ama questo regista ma devo pur dire che durante la visione mi sono addormentato. L’unica cosa che ho trovato veramente superlativa è la straordinaria bellezza di Dagmar Lassander