Gli Equilibristi (I. De Matteo, 2013)


http://www.imdb.com/title/tt2370096/?ref_=fn_al_tt_1

È la storia di un uomo (Mastandrea) che dopo una scappatella extraconiugale viene lasciato dalla moglie e, costretto a vivere fuori casa, inizia una discesa verso un degrado e una povertà improvvisa. Tutto questo mentre cerca di nasconderlo all’ex moglie e ai figli.

Ho visto questo film senza saperne nulla e fino a 5 minuti dalla fine mi stava piacendo molto. Anzi, mi ha persino fatto male, mi ha intristito un sacco per vari motivi e il fatto che si trattasse di una storia assolutamente plausibile (che può davvero accadere quasi a chiunque e che è già accaduta milioni di volte) ne aumentava la potenza.
C’è molto pudore sia nel trattare l’argomento della separazione (e chiunque ne abbia mai affrontata una si riconoscerà in parecchie cose) e sia nel modo di mostrare la miseria in cui cade il personaggio di Mastandrea mentre cerca di non perdere mai la dignità.

Mastandrea è bravissimo, così come sono brava anche la ragazzina che interpreta la figlia e - sorpresa - pure la Bobulova.

Il film però si distrugge nel finale, non va fino in fondo e gli ultimi minuti sono così irritanti che mandano in vacca tutto il buono che si era visto prima. Un finale davvero sciagurato, mi ha irritato tantissimo e mi è dispiaciuto molto perché fino ad allora il film funzionava bene nonostante cinematograficamente non fosse nulla di che. Ma la storia (e l’interpretazione di Mastandrea) davano al film un senso di drammatica verità che diventava molto coinvolgente. Il finale però rovina tutto, una vergogna.

Vergogna anche per la canzone che appare nei titoli di coda. Non c’entra nulla di nulla, ha un tono quasi scanzonato che non ha motivo di esistere (vabbeh che dopo quel finale potevano metterci qualsiasi scemenza).
Altra nota di demerito: i titoli di testa. Ma è difficile curarli un po’? Basterebbe anche solo non usare il primo font della lista di quelli di default.

Comunque, ripeto, per me è un bel film e va visto, magari stoppandolo a 5 minuti dalla fine.

Curiosità: il regista è l’attore che interpreta “er Puma” nella serie di Romanzo Criminale.

film durissimo asciutto sincero , attori veramente stupendi, per me e’ valido anche con il suo finale certo sarebbe cambiato totalmente…ma a sto’ punto era una caporetto totale!!!

Appena finito di vedere.
Toccante e plausibile, Questo è neorealismo cazzo. Vita amara di un uomo comune.
Condivido i complimenti alla ragazzina (Rosabell Laurenti Sellers) ed a Mastandrea bravissimo nella parte del povero martire imbarcato di debiti che cerca di fare i salti mortali per far fronte a tutti i problemi ma nel contempo cerca di rimanere fiero e degno e non ammettere di avere bisogno di aiuto.
Perfettamente descritta la sua discesa negli inferi e nel torbido scalino dopo scalino.
Il finale un po’ frettoloso e sconnesso dal resto del film ma lascia intendere un possibile ritorno in famiglia. Titoli di coda davvero imbarazzanti ma che cazzo c’entrano? Voleva dare allegria De Matteo con quella musichetta Falso Ska ? Boh.
Da vedere. Storia attuale e che potrebbe capitare a chiunque non è ricco cit. il signore in coda.
Nel cast anche Antonio Gerardi (Di Pietro in 1992-1993-1994)oltre al Puma de Romanzo criminale e Fischio in Velocità massima alla regia.

Quando, a seguito di una separazione e tutto quel che ne consegue, un uomo viene sbattuto di casa dalla moglie pensate che costei non si renda minimamente conto della finaccia che può fare il marito? E poi si vuol far credere che storie come codesta finiscano in quel modo? Ma quale neorealismo, per favore.

Emblematica la frase del signore esperto incontrato fuori dai servizi sociali che dichiara “Il divorzio è per i ricchi non per quelli come noi”

come ando’ ad incassi???poca roba??