Discreta commedia su alcune storie d’amore contrastate in un quartiere di Roma. Tono leggero, voce fuori campo che qua e là cuce i pezzi… non una cosa memorabile, ma gustoso da vedere una volta. Qualche bella idea c’è, tipo il meccanico Bruno che è anche protagonista dei fotoromanzi. Peccato che l’attore scelto per il ruolo (Sergio Raimondi) fosse un pezzo di legno, nonostante il doppiaggio di Ferruccio Amendola…
Sergio Raimondi era davvero un meccanico che interpretava fotoromanzi. Poi, data la notorietà raggiunta, ha fatto anche qualche film, ma per il pubblico credo restasse comunque soprattutto un divetto legato alla carta stampa. Fra l’altro, interpreta se stesso nel bel documentario che Antonioni aveva dedicato ai fotoromanzi, L’amorosa menzogna (1949).
Interessante, non lo sapevo. Questo spiega la sua espressività piuttosto limitata, immagino… qui non gli ha giovato nemmeno il fatto di essere affiancato da due attori di livello superiore come Interlenghi e - soprattutto - Manfredi.