Anno: 1969
Cast: Johnny Halliday, Gastone Moschin, Mario Adorf, Francoise Fabian.
Durata: 105 min.
Regia: Sergio Corbucci
Il film di Corbucci è annunciato per il 28 febbraio in edicola nella collezione Fabbri.
Anno: 1969
Cast: Johnny Halliday, Gastone Moschin, Mario Adorf, Francoise Fabian.
Durata: 105 min.
Regia: Sergio Corbucci
Il film di Corbucci è annunciato per il 28 febbraio in edicola nella collezione Fabbri.
http://www.spaghettiwestern.altervista.org/gli_specialisti.htm
è la prima uscita in dvd ?
Con audio italiano c’è il dvd giapponese
Beh, visto che costa 69 euro e rotti aspetto l’edicola. Meno male che c’è
L’ho trovato per caso ieri in edicola.
Ieri sera l’ho provato su un lettore e non funzionava bene:aveva una bella fascia nera in mezzo allo schermo.Sull’altro lettore che ho invece non mi ha dato problemi, un po come si era gia verificato per " Una pistola per ringo".
Questo solo per avvertirvi
Uh??? Ma come ???
Non deve uscire il 28???
A Mantova è già uscito??? Con tutti sti casini sulle date di uscita comincio sinceramente a capirci davvero poco!!!
Comunque sicuramente proverò a prenderlo dato che 69 euro come già detto qualche messaggio sopra son davvero troppi x questo film che ne vale al massimo 15…
Il mio edicolante ha detto che arriva domani. Dipende dalla distribuzione. Da quel che ho capito la data è indicativa, il riferimento è alla settimana. Comunque almeno dal punto di vista del rifornimento se lo prenoti la Fabbri non fa mai scherzi. Io comunque li prendo tutti.
Che cosa c’è dopo?
Sul retro della confezione parlavano de “La collera del vento” come prossima uscita.
L’ho preso e ho visto. Grazie
Visto anche il film. Non me lo ricordavo bene. È bello e davvero fuori dall’ordinario. Una storia contro il sistema alla Corbucci in cui il buonobrucia il denaro per punire la borgesia di un intero paese colpevole di avergli ucciso il fratello a partire dalla figura dello sceriffo c’è molto de Il grande silenzio.
Comunque in questo film ci sono davvero tantissime somiglianze con “lo straniero senza nome”…
O meglio “lo straniero senza nome” assomiglia molto a “gli specialisti”, dato che quest’ultimo è stato fatto quattro anni prima…
Non trovate?
Si, è vero anche se non è tanto l’idea (la vendetta nei confronti di un intero gruppo) a essere originalissima quanto la struttura della narrazione e, in questo caso, le critiche sociali esplicite e confermate poi dallo stesso regista.
Nel libretto dei DVD della Fabbri davvero prezioso si dice così «Dopo aver scatenato Django contro razzismo e intolleranza e avere posto Navajo Joe a difesa dei nativi americani, Sergio Corbucci sceglie un nuovo antieroe, un pistolero solitario, per regolare i conti con la ricca borghesia, individuando in essa un ceto sociale che non ha né valori né coscienza, ma solo seta di denaro. L’antieroe si chiama Hud e ha il volto e il fisico (forse un po’ troppo gracile) di Johnny Hallyday, l’Elvis Presley francese, una delle star del primo rock and roll. Con Hud si chiude un ciclo. È, infatti, l’ultimo personaggio in assoluto della cinematografia western targata Corbucci che porta il peso di una vendetta da compiere. Con Hud si chiude il ciclo iniziato da Minnesota Clay e proseguito con i già citati Django e Navajo Joe e l’inarrivabile Silenzio, il protagonista de Il grande silenzio, (ossia il film che molti appassionati e critici individuano come “il punto più alto” toccato dal western all’italiana nella sua intera storia). Con Gli specialisti Corbucci rinuncia ancora una volta alla struttura classica dell’antieroe tormentato che trova la sua vendetta con l’uccisione di chi è causa della propria pena. In questo film, infatti, la vendetta non è davvero il fine ultimo. Boot Johnson, uno dei principali esecutori materiali del linciaggio (del fratello) muore dopo mezz’ora dall’inizio del film in una scazzottata da saloon, mentre Virginia, la principale responsabile viene uccisa dal fuoco dei messicani di El Diablo e non dal protagonista. La ragione di questo “sfasamento” di prospettiva sta proprio nel fatto che in questo film, come ha ribadito lo stesso Corbucci in più di un’occasione, le responsabilità non sono di una persona ma un’intera classe, quella borghesia sopraffattrice che per difendere il suo denaro e il suo tenore di vita è pronta a tutto. Per questa ragione quando l’antieroe, nel rispetto dei codici del western all’italiana, deve diventare il giustiziere finale non sfida a duello una sola persona, ma sceglie attraverso il rogo del denaro della banca di colpisce al cuore un’intera classe sociale…
Sergio Corbucci gioca come sempre moltissimo con le possibilità offerte dall’estrema elasticità dei codici del western all’italiana. Ne Gli specialisti tratteggia il carattere di uno sceriffo pacifista che non crede alla necessità delle armi e assomiglia molto a quello interpretato da Frank Wolff in Il grande silenzio. Poi affianca al terribile El Diablo un biografo ufficiale, cioè un ragazzino che ha il compito di lasciare ai posteri una versione riveduta e corretta della sua vita. In più regala agli spettatori un doppio finale. Mentre si sta facendo curare le ferite riportate in quello che sembrava lo scontro finale Hud è costretto, infatti, ad affrontare a mani nude e con la pistola scarica una gang giovanile che si impossessata della città. Nella scena la citazione del suo amico Sergio Leone è addirittura calligrafica. Se in Per un pugno di dollari il pistolero senza nome interpretato da Clint Eastwood portava nascosto sotto il mantello una robusta lastra di ferro (contro la quale finiscono i proiettili sparati da Ramon) ne Gli specialisti, Hud porta un corpetto di maglie metalliche che indossato al contrario funziona come un giubbetto antiproiettile.
Finito di vedere poco fà,beh prima di tutto quando ci vuole ci vuole,grandi complimenti alla fabbri editori perchè il master è da far cadere la mascella dal quanto è pulito( e comunque finora ha lavorato bene),poi per passare al film non ho letto il libretto per non farmi influenzare,ma Rangoon ha già detto quasi tutto quello che volevo dire,le analogie col Grande Silenzio si vedono nella figura dello sceriffo,Gastone Moschin è strepitoso nella parte,e poi ricorda molto anche Gene Hackman ne gli spietati,dal ritiro delle armi nel paese,alle sequenze di vita privata(molto bella la scena della pesca).
Sempre bravo e originale Corbucci nell’inserire particolari nella pellicola,in primis il gilè in maglie di ferro che si rivelerà chiave nel film,poi il fez indossato da Mimmo Poli il barman a simbolo della multirazzialità del villaggio in cui compaiono persino cittadini orientali.
Bravi tutti gli interpreti soprattutto Moschin già citato ma anche Hallyday,molto credibile,bellissima la Fennec e bravo bravissimo Mario Adorf,che nonostante il nome El Diablo,risulta molto caricaturale(fantastica la sequenza della lotta a testate e bellissima la faccia di Hollyday quando capisce cosa aspetta allo sceriffo per poter essere liberato),fino a fine film quando rivela la sua vera natura.
Picola critica alla sequenza finale del villaggio denudato e fatto strisciare per terra(ma con i vestiti sotto per non sporcare gli attori risulta molto farsato),al finale con protagonisti i 4 ragazzi fricchettoni,che ci può anche stare ma a mio modo di vedere risulta moooolto alternativo.
Per finire voglio dire, non raggiungerà i livelli di altri film di Corbucci (sia fatti prima che dopo)però a mio modo di vedere è piuttosto godibile e soprattutto risulta particolarissimo,molto bene.
Vedo che ti è piaciuto. Anche a me. Aggiungere che nel libretto si spiega anche che il gruppo dei ragazzi un po’ hippie è in realtà ispirato alla Molasses Gang, una banda di rapinatori adolescenti capitanata da Jimmy Dunningan che operava a New York nel 1871
Davvero un gran bel film. Nonostante il loffio Hallyday e una colonna sonora anonima. Ottimamente nella parte Moschin e Adorf. Curiosa la variabile ragazzi punk/hippie molto simili alle squadracce presenti in molti post-atomici. Quasi pasoliniana la scena con gli abitanti del villaggio che strisciano nudi. E poi la possente mano registica di Corbucci. Ottimo il dvd
Uscito l’altro ieri in Spagna per la Suevia films, non è specificato se abbia o meno la lingua italiana.
Ha la lingua italiana:
Ha la lingua italiana:
Prossimamente il dvd Medusa:
http://www.videociak.net/customer/product.php?productid=21370&cat=188&page=1&more_pages=1
Sei sicuro? Perchè io non l’ho comprato la settimana scorsa perchè mi è stato detto che l’audio italiano non c’è