Gli strumenti del potere. 1925/1926 la dittatura fascista (Marco Leto, 1975)

Potentissimo documento della Rai d’antan, a metà tra lo sceneggiato e il documentario, che tratteggia i due anni in cui il fascismo cerca di allontanarsi dalle squadracce assassine e darsi un’aria più responsabile, mentre allo stesso tempo cementa la sempre più repressiva dittatura e il controllo di tutti i gangli vitali dello stato. L’opposizione viene minacciata, intimidita, allontanata al confino o eliminata fisicamente, i giornali chiusi, e basta essere antifascista per meritarsi l’arresto (quando va bene). Anche la vedova di Gaetano Pilati, ammazzato di fronte a lei dai fascisti fiorentini, venne spinta a non testimoniare al processo, dove comunque gli assassini vennero assolti.

All’inizio della preziosa registrazione passatami da @Frank_n_Furter c’è anche un breve pezzo in cui il grande storico Mack Smith, in perfetto italiano, smonta Renzo De Felice e la sua piaggeria nei confronti del regime criminale. Registrazione di un passaggio su RaiTre, all’interno di Fuori Orario (una prece a Ghezzi).

Per non dimenticare.

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Scusa Almayer, non controllo nel filmato per non rovinarmi la visione: è questo quel docufilm su alcuni momenti del ventennio, trasmesso forse un paio di settimane fa in Rai, in cui a parti recitate venivano sovrapposti dibattiti e addirittura delle interviste agli attori del film, a cui si chiedeva cosa ne pensassero del loro personaggio? Il tutto “collegandosi” tramite monitor.
Una cosa grandiosamente avveniristica, non sfigurerebbe neanche al giorno d’oggi.

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No, questo fu trasmesso solo anni fa su RaiTre da quel gran genio di Ghezzi, non è disponibile su RaiPlay.

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Credo che tu ti riferissi a questo:

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Esatto, e grazie per aver aperto l’argomento.

Notavo, curiosamente, che questo Gli strumenti del potere non è citato né su IMDB né su Wikipedia.

No, infatti, provo a segnalare almeno su iMDB.

Da Sentieri Selvaggi:

GLI STRUMENTI DEL POTERE. 1925/1926 LA DITTATURA FASCISTA

(Italia, 1975, b/n, dur., totale 179’) 1°, 2° e 3° puntata

Regia: Marco Leto

Con: Antonio Salines, Paolo Bonacelli, Giacomo Piperno, Maria Fiore, Pino Colizzi, Giuseppe Anatrelli, Stefano Satta Flores, Santo Versace, Carlo Hintermann

Il lavoro di Leto, Felisatti e Pittorru prende in esame gli avvenimenti degli anni 1924/1925, decisivi per la storia italiana: le elezioni politiche dell’aprile 1924, dove il Partito Nazionale Fascista, alleato con monarchici ed i moderati nel “listone nazionale”, prende la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento, in virtù della “legge truffa Acerbo”; il discorso in parlamento del 30 maggio del deputato socialista Giacomo Matteotti, che denuncia i brogli elettorali ottenuti con la violenza e la intimidazione in tutto il paese; il rapimento e l’uccisione di Matteotti da parte di un manipolo di squadristi, estrema conclusione delle minacce che da tempo riceveva per la sua intransigenza antifascisti; l’uscita per protesta dal parlamento, l’Aventino, dei partiti di opposizione; le convulsioni che scuotono il movimento fascista, diviso in correnti e personalità contrapposte, tra spinte conservatrici moderate e “intransigenti rivoluzionari della prima ora”; la scelta di Mussolini, ancora più convinta, in favore dello squadrismo, con il discorso in parlamento in cui rivendica l’assunzione piena e personale, politica, morale, storica della scomparsa di Matteotti e delle violenze ascrivibili al movimento fascista; la timida e dispersa risposta delle opposizioni; la ripresa delle violenze in tutta Italia, con la nomina di Corrado Farinacci segretario del PNF; ’ l’emanazione delle “leggi fascistissime”, che di fatto, instaurano la dittatura e lo stato totalitario: il presidente del consiglio risponde direttamente Re e non al parlamento, lo scioglimento dei partiti, la chiusura dei giornali di opposizione, la eleggibilità delle province e dei comuni sostituita con la nomina centrale di prefetti e podestà, la creazione del Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato , con la condanna al carcere e al confino di migliaia di oppositori e l’emigrazione politica che ne consegue…

Questa moltitudine di avvenimenti, fatti e personaggi sono riassunti magistralmente da Leto e dai suoi sceneggiatori utilizzando tutti gli strumenti che “il teatro inchiesta televisivo” può offrire: un solidissimo impianto storico, basato su testi e fatti documentati, l’ausilio di cinegiornali e foto d’epoca, una cinquantina di attori coinvolti nella rappresentazione di tutti personaggi, anche i minori coinvolti (però con la singolare esclusione proprio del protagonista principe, Benito Mussolini, continuamente evocato, ma in nessun momento “rappresentato” direttamente da un attore), la presenza di uno speaker, in grado di riassumere o fare luce su passaggi particolarmente complessi.

Non manca poi il tratteggio di momenti apparentemente più particolari, ma storicamente ed umanamente importanti, come l’uccisione del politico antifascista fiorentino Gaetano Pilati, avvenuta davanti alla moglie Gaetana, che per anni si combatté per arrivare al processo contro gli autori del delitto, rispondendo con fermezza a tutti i tentativi di intimidazione.

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Imdb aggiornato!

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