Satira grottesca, a tratti ingenua ed a tratti efficace, che prende di mira il mondo della televisione.
Tutto, anche la più tremenda tragedia, può essere strumentalizzato per diventare spettacolo e fare audience, creando ad arte emozioni e pathos nello spettatore infischiandone del vissuto di chi sta realmente vivendo il proprio dramma umano davanti alla macchina da presa.
È il classico film dell’esordiente, imperfetto e forse un po’ troppo ambizioso, ma risulta comunque simpatico per il tono scanzonato che lo caratterizza in tutta la sua durata; un cinema leggero, che sa non prendersi sul serio e ci fa sorridere di un sorriso spesso un po’ amarognolo. Il film si lascia guardare volentieri anche per lo stuolo di solidi attori e caratteristi del cinema italiano che lo sorreggono col loro mestiere: Franco Nero, Sandra Milo, Eros Pagni (in formissima!), Gabriele Ferzetti, Omero Antonutti, Claudio Cassinelli… Molti efficacissimi anche nei loro piccoli ruoli, come Michele Mirabella, Renato Scarpa o Christian De Sica.
Visto grazie all’interessamento di un forumista mediante una registrazione da rai storia.
Il master è quello che è, sembra un vecchio u-matic, cmq di certo è sempre meglio della vetusta vhs greca keyfilm.
Non credo che esistano altre fonti.