Uno degli ultimi film del grande Merola,e purtroppo uno dei peggiori,ho sempre sostenuto
che nel 80 i grandi registi come Massi,Lenzi,De martino si sono lentamente “degradati”
e questo “Guapparia” ne è una prova…
Trama:
Il guappo Don Salvatore,è conteso da due donne,una servizievole e obbediente,interpetata
da Ria De simone,l’altra ribelle e dura interpretata dalla Di Benedetto,Don Salvatore si invaghisce della ribelle…la quale dopo neppure un mese lo pianta per un giovane gioielliere,con tendenze da “guappo” pure lui…
Don salvatore si da al bere,ma non demorde,va a fare una serenata(da sbronzo) sotto casa
di Margherita(la donna ribelle),viene sfidato dal gioielliere a duello e vince,ma la Margherita
come ultimo segno di disprezzo lancia un fiore(E per me?No…è per il morto)ponendo fine
a questa fetenzia di film
Mai visto Merola recitare in un film così brutto,e mai mi sarei aspettato dal grande Massi
una simile schifezza,neppure Honorato e la Di Benedetto si salvano,il tutto sembra tirato in fretta,oltretutto la fotografia e le ambientazioni del film fanno schifo.
Imperdibili 2 scene Merola che canta in chiesa e si para di fronte alla telecamera facendosi il segno della croce e sopratutto La sfida a duello tra le 2 donne…per carità
Voto 2
Massi girò “Guapparia” e “Torna” l’uno dopo l’altro in un periodo di tempo limitatissimo, evidentemente li fece solo per soldi, e in molte interviste ne parlava con una certa superficialità…credo che li fece molto controvoglia.Cmq non mi pare la sezione giusta questa.
Questione di gusti,molti film che considero capolavori ad alcuni non piacciono
molti film che altri considerano capovalori…a me non piacciono.
De gustibus non …
Allora,
capolavoro non direi assolutamente.
Esiste però nella pellicola un gusto per il barocco,una discreta analisi dei sistemi popolari,che ne fanno se non altro un prodotto interessante.
Le interpretazioni sono in linea con la media della sceneggiata e la mano di massi si avverte sopratutto a livello di inquadrature.
Memorabile la già citata scena della chiesa,un sincero momento di interazione tra l’attore e il pubblico…
Questo film lo trovo gradevole. Unica cosa mostrare linguaggi e codici arcaici nell’83!!!
Voglio dire, altri film simili anni prima erano cmq al passo coi tempi. Voi direte che viene fatto tutto questo per rispettare la classica formula della sceneggiata, ma a questo punto, parlando di sceneggiata, è più al passo con gli anni il mitico Onore e Guapparia,che alcune persone qui mi hanno contestato pure.
Mi piace la parte di Honorato in questo film.
cmq alla fine le ultime sceneggiate di Merola, tra cui questo Guapparia, al confronto di quelle anni '70, improntate più sulle atmosfere del film di mala e poliziesco, sono più vicine alle atmosfere della sceneggiata teatrale più classica.
Se escludiamo la scena iniziale con la De Simone e la Di Benedetto nel bagno, dove c’è un gioco di inquadrature di specchi tipicamente Massi’s style, il film è diretto davvero con svogliatezza. Tecnicamente è povero (passanti che guardano in macchina, fotografia televisiva, interni di squallidi appartamenti) però si segue volentieri. Ottimo Ernesto Mahieux (accreditato come Ernesto Maiè), mentre Merola che prova a fingersi ubriaco è davvero orripilante…
Uno dei peggiori film interpretati dal mitico Marione. Stelvio Massi penso si sia fatto due palle enormi a dirigerlo, ci vedo solo motivi di portafogli. Rivedendo alcune scene ho rivalutato all’istante le farse comiche di Lucio Montanaro inserite nei contesti duri del versante “poliziottesco” della sceneggiata (almeno quelle erano volontariamente comiche). Alcune scene sono da antologia del suprtrash
Merola che tornando a casa, nota con uno sguardo carico di rabbia e dolore la tavola da pranzo tristemente non apparecchiata (come si fa? All’una precisa si deve mangiare!)
Il duello tra le due donne, imbarazzante oltre ogni limite
La recitazione “Fassbinderiana” del Merola ubriaco e “omm 'e niente”
L’Ave Maria con segno della croce stile Pater Lacrimarum
Fotografia pessima, audio indecente, Interpretazioni sballate. Un trashone incredibile
Ometto volutamente gli spoiler perchè non li merita. Insostenibile e noiosissima tragedia/sceneggiata , capitombolo nel baratro per un regista che ho sempre apprezzato e che probabilmente avrà avuto , magari insieme a Merola, impellenti debiti di gioco da ripagare probabilmente umiliandosi a dirigere questo film, dato che dubito ci sia stata molta gente che abbia pagato dei soldi per vederlo in sala.
Serie di situazioni imbarazzanti , peraltro per lo spettatore in primis : Merola che mentre mangia con due donne subisce una tremenda serenata con tutti i passanti a fare da pubblico che si affacciano sul tavolo ; L’Ave Maria in una chiesa deserta dal loggione durante un matrimonio riparatore ; lo sguardo imbarazzato degli amici del bar durante la serenata del “Guappo di cartone” spaccando il bicchiere a terra al grido di “Sunate!!!” .
Curiosità, comunque interessante : Merola sfoggia nelle scene in cui è a letto appena sveglio un vistoso tatuaggio a colori sul bicipite destro che non sono riuscito ad approfondire.
Comunque problemi d amore a parte che bella vita Merola nel film : Sveglia alle 11, a portar via i soldi ai polli al bar a zecchinetta (o a qualche gioco proibito) fino alle 12.50 , poi alle 13 cascasse il mondo si mangia e ogni tanto si ascolta qualche supplica…manco il Padrino. Scena top poi quando si mette a letto sbuffando fumo di sigaretta.
Dubito sarei riuscito a finirlo senza farmi qualche fantasia erotica sulle due protagoniste femminili del film, entrambi attraenti , la De Benedetto nella sua femminile devozione all’uomo, la De Simone nella sua selvaticità.
Stoppato qualche dozzina di volte, in pieno giorno, penso che dopo le 8 di sera mi avrebbe tranquillamente fatto l’effetto camomilla tripla tipo Il consigliori.