Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities

Serie tv antologica prodotta da Netflix; 8 episodi che promettono una escursione nell’horror gotico-classico in chiave moderna supervisionati dall’onnipresente Guillermo del Toro, ormai unico ambasciatore dell’horror novecentesco dal sapore Lovecraftiano. Infatti, due episodi di Cabinet sono tratti dai racconti del Maestro di Providence: Pickman’s model e Dreams in Witch House.
Di Pickman’s model ricordo una bella trasposizione del 1971 nella serie Night Gallery di Rod Serling, episdio 11- stagione 2.
Di Dreams in Witch House invece ricordo l’ottimo episodio diretto da Stuart Gordon (specialista di Lovecraft) episodio 2 - stagione 1 della serie Masters of Horror.

3 Mi Piace

Promosso più per le intenzioni del nostro Guillermo del Totoro al quale si vuole bene a prescindere, che per la riuscita di gran parte degli episodi purtroppo

nulla di miracoloso ma si parte bene con l’impressione di aver inanellato tre episodi di buona fattura (in particolare l’iniziale Lot 36 e il terzo The Autopsy )

poi tutto si sgonfia clamorosamente sotto i vischiosissimi metaforoni (vero male infame dell’horror artsy moderno) di The Outside della Amirpour, di gran lunga il peggiore del lotto

Pickman’s model risulta loffio nonostante la presenza di quel mega weirdo di Crispin Glover e soprattutto Dreams in the Witch-house è una enorme occasione sprecata

si ritorna in carreggiata con quel simpatico fattone di Panos Cosmatos con il suo
The Viewing, con uno script che sta come al solito su tre righe ma c’è Peter Weller che è sempre un piacere e la solita nebbia di oppio e retro synth che almeno ti fanno tornare il buon umore

si chiude con The Murmuring , suggestivo e lirico quel tanto che basta per non chiudere il tutto in pernacchia

bof, magari avremo una seconda stagione più azzeccata?

2 Mi Piace