Hallelujah the hills (Adolfas Mekas, 1963)

Grazie al bluray Re-voir ho potuto vedere finalmente questo caposaldo del cinema underground USA, firmato dal vulcanico Adolfas Mekas, che assieme al fratello Jonas fu l’anima del movimento che seppe accorpare fianco a fianco i più importanti cineasti sperimentali degli Stati Uniti.

Il film procede, attraverso una struttura narrativa non lineare, nel rappresentare tanti piccoli flash della vicenda che vede protagonisti due giovani uomini entrambi innamorati di una fanciulla che non li corrisponde ma li tiene in caldo per anni, per poi sposarsi all’improvviso con un terzo bellimbusto. I due allora partono con la loro jeep per un catartico soggiorno invernale nei selvaggi boschi delle colline circostanti.
Le sequenze si susseguono senza soluzione di continuità, talvolta con apparente incoerenza interna, ma alla fine riescono a restituire un affresco complessivo molto chiaro della situazione vissuta dai personaggi. Spesso si attinge a piene mani al surreale e al grottesco, ottenendo effetti stranianti ma anche alcune scene di grande fascino ed impatto visivo, come quella delle decine di ragazze arrampicate sull’albero e impegnate a fare il balletto sulla rupe.
Fin dalla prima inquadratura si omaggia esplicitamente il cinema muto, sia attraverso l’utilizzo di cartelli con didascalie, sia nello stile di inquadratura e composizione interna delle immagini (tanto per le scene con interazione tra più personaggi, quanto per i primi piani), sia nel citare attraverso i contenuti o gli elementi del profilmico determinati generi o correnti artistiche (lo slapstick, l’espressionismo tedesco, certe narrazioni epiche alla Griffith, inquadrature traboccanti cinefania, …).
Bello l’inserimento di una sequenza originale tratta proprio da un’opera di Griffith, una scena d’azione che risulta estremamente appassionante e mozzafiato pure oggi.

In diversi momenti, vedendo questi due idioti comportarsi in modo assurdo e fuori luogo sullo sfondo degli innevati monti invernali, mi è inevitabilmente venuto alla mente il successivo Cannibal the Musical di Parker & Stone.

Il film venne presentato a Cannes, vinse la vela d’argento a Locarno e partecipò ad un sacco di altri festival, contribuendo all’affermazione del movimento del New American Cinema.

Il bluray contiene come extra un’intervista d’epoca a Mekas nell’ambito di una trasmissione tv, un’intervista più recente di una quarantina di minuti ed altro interessante materiale.

Non so uscì mai in sala da noi o solo doppiato per la tv, comunque ha non uno ma ben due titoli italiani: I MAGNIFICI IDIOTI - VIVA LE COLLINE.

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Credo che il titolo italiano sia relativo alla sua programmazione in qualche festival, non credo sia mai stato distribuito ufficialmente in sala. Passaggi tv? Boh

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