Hannah Arendt (Margarethe von Trotta, 2012)


Il film dedicata alla scrittrice esce per due giorni soltanto, 27 e 28 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria. Distribuzione Ripley’s e Nexo.

Elenco delle sale (un centinaio):
http://www.nexodigital.it/1/id_341/Hannah-Arendt---il-film.asp

[i]Scappata dagli orrori della Germania nazista, la filosofa ebreo-tedesca Hannah Arendt nel 1940 trova rifugio insieme al marito e alla madre negli Stati Uniti, grazie all’aiuto del giornalista americano Varian Fry. Qui, dopo aver lavorato come tutor universitario ed essere divenuta attivista della comunità ebraica di New York, comincia a collaborare con alcune testate giornalistiche. Come inviata del New Yorker in Israele, Hannah si ritrova così a seguire da vicino il processo contro il funzionario nazista Adolf Eichmann. La Arendt entra nell’infuocato tribunale di Gerusalemme aspettandosi di vedere un mostro, ma invece scopre una nullità. La sciatta mediocrità di Eichmann non coincide con la profonda malvagità delle sue azioni, ma la Arendt capisce rapidamente che questo contrasto è proprio l’enigma che bisogna risolvere. Da questi interrogativi nasce “La banalità del male”, un libro capolavoro che provoca immediatamente uno scandalo negli Stati Uniti e in Israele.

HANNAH ARENDT di Margarethe Von Trotta fornisce uno sguardo sull’importanza profonda delle idee della Arendt, ma soprattutto offre la commovente possibilità di capire il cuore caloroso e la brillantezza glaciale di questa donna complessa e profondamente affascinante.[/i]

Il trailer:
http://www.youtube.com/watch?v=A1BCBVad-Oc

//youtu.be/A1BCBVad-Oc

Recensione di Boris Sollazzo:
http://www.blogo.it/entertainment/cinema/redazione/75107/hanna-arendt-la-von-trotta-racconta-la-banalita-del-male/
“Hannah Arendt è una lezione di cinema, storia, filosofia, dialettica e anticonformismo”.