Hostel Part III [Scott Spiegel - 2011]

http://www.imdb.it/title/tt1255916/

Cinque amici si recano a Las Vegas per festeggiare l’addio al celibato di uno di loro.Finiranno nelle grinfie dell’Elite Hunting Club.

Eli Roth abbandona completamente la sua creatura lasciandola nelle mani di Scott Spiegel che gira questo straight to video senza particolari guizzi.Carina la sequenza iniziale,le torture sono invece scadenti e poco gore (solo la prima con la faccia scarnificataè un po più sanguinolenta),stavolta i ricconi clienti dell’EHC non uccidono in prima persona ma sono seduti in una sala dove guardano “live” la tortura scommettendo sulle varie modalità d’uccisione.Molto più gore è tutto il finale con la fuga dei due protagonisti.L’ambientazione a Las Vegas toglie anche quel senso di inquietudine che dava invece quella europea dei precedenti capitoli.Grande quantità di primi piani di culi femminili.Il capo della sede dell’Elite Hunting Club è interpretato da Thomas Kretschmann che purtoppo in questo film non si trasforma in una mega mantide religiosa:D

Film evitabilissimo, l’ aver aggirato lo scenario europeo fa perdere ogni senso a questo inutile film, colpi di scena stupidi e idioti, il gore è a livelli bassissimi.
Non lo consiglio per nessuna ragione.

Da notare che sto mania dell’appiccicare la dicitura “UNRATED” sta diventando una moda senza alcun riscontro pratico.

Assolutamente d’accordo,niente a che vedere con gli altri 2 film della saga proprio per l’ambientazione americana.Oltretutto questa pecca non viene compensata neanche con un’ampia dose di gore quindi il film scivola agilmente nell’oblio.

Per quello che mi riguarda i film della saga di “Hostel” sono molto rassicuranti nel senso che quando uno li vede sa assolutamente cosa aspettarsi: una schifezza.
Il terzo capitolo non è da meno, infatti.
Stavolta è diretto da Scott Spiegel (che in fondo qualche numero ce l’avrebbe) che gira con un terribile taglio televisivo (è comunque uno straight to video) e, nonostante il film sia ambientato a Las Vegas, riesce a far sembrare la location come un triste cantone svizzero.
Non ci si diverte, ci si annoia parecchio anche se ci sono un paio di colpi di scena (anzi, facciamo uno, dai… quello all’inizio) che possono anche sorprendere. Questi film con la gente torturata sono tutti uguali e hanno davvero rotto. Qui si cerca di aggiungere qualche elemento di novità (le torture vengono effettuate di fronte a un pubblico che applaude e scommette) ma ormai è un concept vecchio e stantio.
Attori cani, dialoghi demenziali, sceneggiatura piena di forzature, splatter al minino storico: ecco Hostel 3.